Nota stampa
Fiat.
Da Torino a Termini Imerese, una
grande giornata di lotta contro l’accordo di programma del 5 dicembre Mentre
è cominciata la consegna ai dipendenti Fiat delle lettere con cui l’azienda
li informa che da lunedì prossimo saranno posti in Cassa integrazione guadagni
straordinaria a zero ore, in tutta Italia è in corso una serie di iniziative di
lotta contro l’accordo di programma approvato ieri dal Governo e
dall’Azienda e non dai sindacati. Tale accordo mantiene inalterata sia la
sostanza del piano industriale annunciato dalla Fiat il 9 ottobre scorso, sia il
totale dei lavoratori considerati in esubero dall’azienda pari a 8.100. In
particolare, sono ben 4 gli stabilimenti del gruppo Fiat nei quali la produzione
è risultata completamente ferma nel corso della mattinata di oggi: Mirafiori,
Arese, Cassino e Termini Imerese. A
Torino, di prima mattina, un
corteo di lavoratori è partito dallo stabilimento Fiat Auto di Mirafiori, sito
nella periferia Sud della città, e si è avviato verso il centro lungo corso
Unione Sovietica. Intorno alle ore 11.00 la testa del corteo è entrata nella
stazione di Porta Nuova e ha occupato i binari per un’ora. Alla
manifestazione, secondo fonti sindacali, hanno partecipato oltre 5.000 persone. Sempre a Torino, un secondo corteo si è svolto, lungo lo stesso percorso, nel pomeriggio in corrispondenza con lo sciopero dei lavoratori che sarebbero dovuti entrare in fabbrica per il secondo turno. A
Milano, i lavoratori
dell’Alfa Romeo di Arese hanno affollato piazza del Duomo dove si è svolta
una manifestazione sindacale. Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta
in chiesa da rappresentanti della Diocesi che hanno concesso agli scioperanti di
esporre sul sagrato uno striscione con su scritto “Salviamo l’Alfa di Arese”. Nel
pomeriggio, l’autostrada Milano-Laghi è stata bloccata all’altezza di Arese
da alcune centinaia di lavoratori dell’Alfa in sciopero. A
Cassino (Frosinone), gli
scioperanti hanno occupato la via Casilina all’altezza di Piedimonte San
Germano. Inoltre, gruppi di lavoratori hanno invaso la superstrada
Formia-Cassino e il casello dell’autostrada del Sole. Il tratto della stessa
autostrada A1 tra Frosinone e Caianello è così rimasto bloccato per circa
mezz’ora. Un secondo blocco è stato attuato nel primo pomeriggio. A
Termini Imprese (Palermo),
sempre nel pomeriggio, si è svolta un’assemblea davanti allo stabilimento
Fiat Auto. Negli interventi svolti
dal segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, e dai delegati Giuseppe
Vuono (Fim-Cisl), Roberto Mastrosimone (Fiom-Cgil) e Vincenzo Comella
(Uilm-Uil), i lavoratori sono stati informati di quanto accaduto ieri
nell’incontro tenutosi a palazzo Chigi. All’assemblea ha fatto da sfondo la
viva emozione provocata dalla consegna delle prime lettere che annunciano ai
dipendenti dello stabilimento che da lunedì prossimo dovranno restare a casa. Nell’ambito
dell’utilizzo delle 8 ore di sciopero proclamate nella tarda serata del 5
dicembre da Fim, Fiom, Uilm, da effettuarsi in modo articolato tra la giornata
di oggi e quella di lunedì 9, proprio per lunedì è stato annunciata, tra le
altre iniziative, l’astensione dal lavoro dei dipendenti della Ferrari di
Maranello (Modena). Per
martedì 10, inoltre, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale
della provincia di Frosinone. Uffici stampa Fim, Fiom, UilmRoma, 6 dicembre 2002 |