COMUNICATO  STAMPA

Fiat. Rinaldini (Fiom): “Il negoziato è cominciato, ma non ci siamo. Semmai, è stato fatto un passo indietro”

 

“La Fiat ci ha illustrato il suo piano in modo più ampio di quanto non sia avvenuto nell’incontro svoltosi lunedì 25 novembre a palazzo Chigi.”

Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, conversando con i giornalisti al termine dell’incontro tra azienda e sindacati svoltosi oggi, alla presenza dei rappresentanti del Governo, presso il ministero delle Attività produttive.

“Dico subito – ha affermato Rinaldini – che non ci siamo nel senso che l’azienda ha confermato tre punti fondamentali del suo programma. Primo, il piano industriale rimane così com’è. Secondo, i volumi produttivi sono quelli annunciati. Terzo, l’operazione riguarda 8.100 lavoratori considerati in esubero, una parte dei quali non rientrerà al lavoro.”

“Come si vede – ha spiegato Rinaldini – non ci sono grosse modifiche rispetto a quanto annunciato nelle settimane scorse. L’unica novità, rispetto a quanto emerso a palazzo Chigi lunedì scorso, è che l’azienda ha dichiarato che la ripresa dell’attività produttiva a Termini Imerese partirà nella seconda parte del 2003 a velocità ridotta. Ciò significa che il rientro al lavoro inizierà a settembre e avverrà solo in termini graduali. Inoltre, si aggiunga che i rappresentanti dell’azienda hanno svolto dei singolari ragionamenti sulla produttività dello stabilimento considerata come inferiore rispetto a quella assicurata dal ‘modello Melfi’.”

 “In sostanza – ha concluso Rinaldini – oggi è stato fatto un passo indietro. Aggiungo che nell’analisi riportata durante l’incontro di oggi dall’advisor del ministro delle Attività produttive, i punti di forza della Fiat Auto, sul piano competitivo, sono la produttività e il costo del lavoro. In altri termini, tra questi punti di forza non c’è nulla di relativo all’innovazione, alla ricerca e sviluppo e alla qualità. Personalmente, penso che questo ci aiuti a capire quale sia la radice vera dei problemi che oggi travagliano il Gruppo.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma,  27 novembre 2002