Comunicato stampa Fiom
Inflazione.
Cremaschi (Fiom): “Con gli ultimi dati di ottobre, aumenti contrattuali più
alti e distribuiti diversamente rispetto al passato.” Giorgio
Cremaschi, segretario nazionale Fiom e responsabile dell’Ufficio sindacale, ha
rilasciato oggi la seguente dichiarazione. “L’ultimo dato sull’inflazione, che porta quella tendenziale ufficiale al 2,7%, ma che soprattutto dà l’indicazione di un ritmo di aumento dei prezzi superiore al 3% annuo, non potrà non avere delle conseguenze sulle piattaforme contrattuali.” “Per quanto riguarda i metalmeccanici, a questo punto il recupero dell’inflazione reale persa nel passato si avvicina al 3%. Le previsioni più ottimistiche e meno inflazionistiche possibili per il prossimo biennio fanno pensare a un’inflazione complessiva del 4,5-5%. A ciò si dovrà poi aggiungere una quota legata alla produttività di settore.” “Nell’assemblea dei delegati Fiom del 30 e 31 ottobre, proporremo per la piattaforma rivendicativa una cifra precisa rispetto agli aumenti retributivi. E’ tuttavia chiaro sin da oggi che la tutela dei salari richiederà aumenti diversi da quelli degli ultimi contratti e, probabilmente, anche distribuiti diversamente tra i lavoratori. Questo perchè tutti i dati in nostro possesso ci dicono che le categorie più basse dell’inquadramento metalmeccanico hanno subìto dall’inflazione un danno superiore a quello subìto dalle categorie più alte; per queste ultime, infatti, c’è stato un intervento di aumenti distribuiti unilateralmente dalle aziende.” Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 23 ottobre
2002 |