Comunicato stampa Fiat. Rinaldini
(Fiom): “Anche
con il nuovo vertice, il piano industriale non cambia”
“Lo scontro che si è aperto tra i diversi soggetti che ruotano attorno al pianeta Fiat non ha avuto come riferimento il futuro del settore auto nel nostro paese. Nelle sue grandi linee, questo problema era stato risolto prima, secondo la logica dello smantellamento del settore, con la definizione del piano industriale per Fiat Auto e dell’accordo di programma pattuito tra la stessa Fiat e il governo.” E’ quanto afferma Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, in un’intervista che sarà pubblicata sul prossimo numero di “Rassegna sindacale”, il settimanale della Cgil. “E’ solo dopo la definizione del piano che si è aperto lo scontro nel gruppo dirigente Fiat, tra gli azionisti, con le banche, con i diversi soggetti a vario titolo in campo. Lo scontro riguarda tutto il gruppo, l’insieme delle scelte di dismissione di pezzi rilevanti di Fiat spa. Scelte che incrociano immediatamente con problemi più generali di assetti di potere, sia nel sistema industriale che nel rapporto con il potere politico.” Rispondendo poi a una domanda sulle ipotesi che venga fatto il cosiddetto “spezzatino” della Fiat Auto o che venga creato il cosiddetto “polo del lusso” comprendente Ferrari, Maserati e Alfa Romeo, Rinaldini osserva che “per quanto riguarda l’auto, quanto si sta preparando va esattamente nella direzione del ridimensionamento del settore”. Infine, Rinaldini osserva che anche nelle dichiarazioni di Barberis, il nuovo amministratore delegato che ha sostituito Galateri, “non c’è nulla di nuovo, ma anzi la piena conferma del piano, del fatto che non intendono cambiarlo.” Uffici stampa Fim, Fiom, UilmRoma, 16 dicembre 2002 |