Comunicato stampa

Giorgio Cremaschi: No alle posizioni di D’Alema sull’articolo 18

Il Segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Le posizioni espresse dall’on. D’Alema sull’articolo 18 non si discostano molto da quelle del governo e sono nettamente da respingere”.

“L’elemento centrale dell’art. 18 è la reintegrazione nel posto di lavoro nel caso di licenziamento ingiusto. Già oggi è possibile per il lavoratore concordare un risarcimento salariale al posto di essa. Se c’è un problema per l’art. 18 è che esso non tutela tutti i lavoratori italiani e anche alla luce dei cambiamenti e delle frantumazioni del sistema delle imprese, andrebbe esteso a tutti coloro che ne sono sprovvisti. Prevedere invece, come annuncia il presidente dei DS, che al posto della reintegrazione ci sia un puro risarcimento salariale significa nei fatti annullare la forza dell’art. 18 a tutela dei diritti dei lavoratori”.

“E’ proprio contro queste posizioni che si è sviluppato tutto il movimento di lotta che ha portato alle manifestazioni, agli scioperi generali, ai 5 milioni di firme raccolte dalla Cgil”. “L’attacco all’art. 18 è stato uno dei grandi depistaggi politici di questo Paese. Si è messa al centro questa questione, quando la Fiat stava per chiudere e ben altri erano i problemi della nostra economia. L’on. D’Alema farebbe bene a non accodarsi a posizioni della Confindustria che si sono rivelate dannose per i lavoratori, ma anche fuorvianti ed inutili per tutti”.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 13 dicembre 2002