Comunicato stampa

 

Crisi Fiat. Cremaschi (Fiom): “Basta con i falsi sulle retribuzioni dei cassaintegrati. Ricevono il 50% e non l’80% del salario”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, responsabile dell’Ufficio sindacale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Continua l’incredibile campagna di disinformazione sul reddito dei cassaintegrati Fiat. Diversi organi di informazione e numerosi commentatori, anche di opposta collocazione culturale, continuano a ripetere che i lavoratori Fiat riceverebbero l’80% del loro salario stando in Cassa integrazione. Ciò è completamente falso.”

“Come tutti quelli che si occupano di questioni sindacali dovrebbero sapere, la Cassa integrazione ha un tetto alla retribuzione mensile. Oggi questo tetto supera di poco i 770 euro lordi al mese per 12 erogazioni annue, comprensivi anche di tutti gli istituti indiretti. Tale cifra corrisponde a circa 650 euro nette al mese, pari a 7.800 euro all’anno.”

“Un metalmeccanico di terzo livello alla Fiat percepisce circa 1.050 euro netti al mese per 13 mensilità, più il premio annuale e la quota di tfr accantonata. Complessivamente la sua retribuzione netta è di circa 15.200 euro all’anno.”

In conclusione, se si fa il conto sulla retribuzione netta annua un cassaintegrato Fiat di 3° livello percepirà il 51% della propria retribuzione, ovvero, il 62% su base mensile.”

“Ovviamente, per i livelli superiori il terzo la perdita è anche maggiore.”

“Invitiamo caldamente tutti gli organi di informazione a offrire all’opinione pubblica notizie corrette onde evitare che i lavoratori Fiat oltre che il danno della Cassa integrazione subiscano  anche la beffa di vedersi attribuito un salario che non percepiranno.”

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm
 

Roma, 10 dicembre 2002