Comunicato stampa Fiom
Contratto metalmeccanici. Dall'assemblea Fiom di Firenze 4 questioni irrinunciabili per la piattaforma.
“Siamo
in un momento eccezionale. La posta in gioco è costituita da questioni
fondamentali per la vita sindacale: diritti, tutele, contrattazione, sicurezza
sociale. L’accordo annunciato dal Governo come imminente non è un accordo di
breve periodo. Al contrario, c’è il rischio che segni a lungo la vita sociale
del nostro paese.” Lo
ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, aprendo al
Palazzo dei Congressi di Firenze i lavori dell’assemblea nazionale dei quadri
e dei delegati dell’organizzazione. “Il
contratto dei metalmeccanici attualmente in vigore
- ha ricordato Rinaldini - scade a fine anno. Stando ai tempi fisiologici
del rinnovo, a fine settembre dovremmo presentare la piattaforma. Noi pensiamo
che questa piattaforma vada costruita insieme alle lavoratrici e ai lavoratori
metalmeccanici. Dicendo da subito che per la Fiom vi sono rispetto a questo
problema quattro questioni irrinunciabili.” “La
prima questione - ha spiegato Rinaldini - è appunto quella della democrazia,
ovvero quella del rapporto con i lavoratori. I loro pronunciamento sulla
piattaforma come sulla conclusione contrattuale è essenziale e decisivo. Quello
di poter dire l’ultima parola sugli atti contrattuali che determinano il loro
rapporto di lavoro è un diritto inalienabile dei lavoratori.” “
Il secondo punto - ha proseguito Rinaldini - è che per noi la vertenza per il
rinnovo del secondo biennio salariale è ancora aperta. Nell’impostare la
rivendicazione per il primo biennio salariale del prossimo contratto, si dovrà
quindi tener conto dello scarto tra inflazione
programmata e inflazione reale relativo all’intero biennio 2001-2002,
contrariamente a quanto previsto dall’accordo separato firmato da
Federmeccanica con Fim e Uilm il 3 luglio 2001 e da noi mai sottoscritto.” “Il
terzo punto - ha aggiunto Rinaldini - è che per noi la piattaforma dovrà
parlare all’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori attivi dell’industria
metalmeccanica. In altre parole, noi
vogliamo usare il rinnovo contrattuale per combattere ogni forma di precarietà:
l’estensione di diritti e tutele deve essere al centro della piattaforma. Da
questo punto di vista, la Fiom boccia la politica dell’estensione degli enti
bilaterali. Un eventuale ente bilaterale sul collocamento la Fiom non lo
accetterà mai.” “Quarto
punto: noi - ha affermato Rinaldini - non siamo disponibili ad assumere come
vincolo un’inflazione programmata la cui accettazione significasse una
riduzione programmata del salario dei metalmeccanici.” Nella
parte iniziale del suo intervento, dopo aver espresso la solidarietà della Fiom
al segretario generale della Cgil, Sergio Cofferati, presente fin dall’inizio
ai lavori dell’assemblea, Rinaldini ha ribadito il giudizio negativo della
Fiom sul piano presentato dalla Fiat, affermando che la Fiom spera “di non
trovarsi presto di fronte ad un altro accordo separato” relativo agli esuberi
denunciati dalla direzione del Lingotto in quello che è tuttora il maggior
gruppo industriale italiano. “L’offensiva,
lanciata dal Governo e dalla Confindustria, si propone di acquisire risultati di
grande peso. In una situazione come questa - ha concluso Rinaldini - o
accettiamo di subire l’offensiva padronale oppure costruiamo una nostra
posizione che sia in grado di bloccarla e di riaprire una prospettiva per noi
positiva. Per quanto ci riguarda direttamente, il Comitato centrale della Fiom
ha deciso di attuare a settembre una giornata
generale di lotta della categoria che tenga insieme il rinnovo contrattuale con
la necessità di ridefinire e rilanciare un’iniziativa di politica
industriale. ” Fiom-Cgil/Ufficio stampaFirenze,
3 luglio 2002
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