Nota  stampa Fiom

 

18 ottobre. Tutto lo sciopero fabbrica per fabbrica

 

A Torino, i lavoratori della Fiat Mirafiori hanno scioperato con percentuali di adesione tra il 70 e l’80%. Sempre nel gruppo Fiat, 100% alla Teksid di Borgaretto, 75/80% alla Marelli e 75% alla Iveco. Nell’indotto auto non Fiat, 100% alla Lear. Inoltre, sempre nel ciclo dell’auto, 70% alla Pininfarina e 95% alla Bertone. Alte adesioni anche alla Alenia Aeronautica di Caselle (90%) e alla Ast (90%). Percentuali altissime anche nelle piccole e medie aziende del torinese (85-95%).

Risultati significativi nel gruppo Fiat anche fuori dal Piemonte. L’Alfa di Arese ha scioperato al 90%, quella di Pomigliano al 100%. Sempre a Pomigliano, ha scioperato al 99% la Fiat Avio. A Termini Imerese lo stabilimento Fiat e tutto l’indotto hanno scioperato al 100%. Alla Sata di Melfi ha scioperato il 35% con il blocco di una delle due linee di produzione. L’indotto auto, intorno allo stabilimento di San Nicola di Melfi, ha scioperato tra l’80 e l’85%. In provincia di Avellino, l’Iveco di Grottaminarda ha scioperato all’80%. All’Iveco di Brescia sciopero 100% tra gli operai e al 60% tra gli impiegati. All’Iveco di Suzzara (Mn) gli operai hanno scioperato al 100%; alta l’adesione anche tra gli impiegati. Alla Ferrari di Maranello (Mo) l’adesione tra gli operai è stata dell’80%. Alla Fiat di Foggia, 90%, a quella di Termoli oltre il 50%. Inoltre, alla Case New Holland (trattori) di Modena, 70% e a quella di Jesi (An) 80%. Alla Marelli di Bari, 95%.

Nel settore dei mezzi di trasporto, si segnalano anche questi risultati: Breda Menarinibus di Bologna, 98%; Breda Ferroviaria di Pistoia, 85%; Firema di Padova 100%; Ansaldo Trasporti  di Napoli, 98%.

Ottimi risultati alla Fincantieri. A Monfalcone (Go), sciopero al 90% con partecipazione di iscritti a Fim e Uilm. A Mestre, il cantiere Fincantieri ha scioperato al 99%. Ad Ancona al 100%. A Palermo, al 99%. A Castellammare di Stabia (Na) al 99%. A La Spezia all’85%. a Genova, 90 % al cantiere di Riva Brigoso e 95% a quello di Sestri Ponente. Inoltre, alla Wartsila (es Grandi Motori) di Trieste, 80% e alla sede di Genova 95%. Cantieristica minore: Porto di Genova, 95%; Molo Sud di Ancona, 100%.

Per ciò che riguarda la siderurgia, sciopero al 70% all’Ilva Laminati Piani di Taranto, la più grande acciaieria d’Europa. All’80%, alla Acciai Speciali di Terni. Inoltre, 80% alla Marcegaglia di Mantova, di Ravenna e di Forlì. 90% alla Arvedi di Cremona; 100% all’Alfa Acciai di Brescia; 65/70% alle Ferriere Nord di Gemona (Ud); 70% alle Acciaierie Veneto di Padova; 70% alla Riva Acciaierie di Verona e alla Valbruna di Vicenza. Alle Acciaierie di Piombino, 95%.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, 90% alla Whirlpool di Varese, 95% a quella di Siena e 100% a quella di Napoli. Nel gruppo Zanussi, 90% a Mel (Belluno), 78% a Susegana (Tv), 95% a Firenze, tra il 70 e l’80% a Forlì. Nel gruppo Merloni, 90% nello stabilimento di Almasina, 80% a Melano e il 65% a Comunanza (An); inoltre, 85% nello stabilimento di Teverola (Ce) dove è stata particolarmente significativa l’adesione di giovani assunti con contratto a tempo determinato.

In altri settori, segnaliamo i risultati dello sciopero alla Ericsson di Roma (100%); al Pignone di Firenze, 90%; alla Galileo, sempre di Firenze, all’85%; alla Alenia di Fusaro (Na), 70%. A Bologna, lo sciopero ha toccato il 100% alla Arcotronics, il 95% alla GD e l’80% alla Ducati Energia. A Reggio Emilia, oltre l’80% alla Lombardini e alla Landini. A Copparo (Fe), alla Berco ha scioperato il 90%. A L’Aquila lo sciopero ha bloccato il polo elettronico colpito oggi da una grave crisi.

Infine, risultati significativi all’Omnitel di Pozzuoli (Na) , 80%; all’Omnitel di Roma, 70% e all’Infostrada di Torino, 75%.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 18 ottobre 2002