Comunicato stampa Fim, Fiom, Uilm, Fismic su Fiat
Si è svolta oggi a Napoli la riunione del Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm e Fismic del gruppo Fiat che ha fatto il punto sugli sviluppi della vertenza originata dall’intenzione, annunciata dall’azienda il 9 ottobre, di mettere 7.600 lavoratori in Cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore per 12 mesi e altri 500 in mobilità. La settimana prossima verrà attuata una serie di iniziative articolate per territorio che porteranno, in successione, al blocco dei diversi stabilimenti di Fiat Auto. Martedì 26 novembre verrà attuata invece una giornata di lotta di tutti i lavoratori del Gruppo con manifestazione nazionale a Roma. Queste le principali indicazioni emerse dalla riunione odierna. Con queste iniziative, i sindacati metalmeccanici vogliono dare continuità allo sciopero generale della categoria di venerdì 15 che vedrà l’astensione dal lavoro di 8 ore dei dipendenti del gruppo Fiat e di 4 ore del resto della categoria. La riunione di oggi – cui hanno partecipato un centinaio tra delegati dei diversi stabilimenti Fiat Auto e dirigenti locali e nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic – è stata aperta da una relazione introduttiva di Cosmano Spagnolo, segretario nazionale della Fim-Cisl, che ha fatto il punto sullo stato della vertenza. E’ poi seguito un vivace e appassionato dibattito, animato dagli interventi di numerosi delegati, nel corso del quale sono intervenuti anche Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm-Uil, e Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic. Nell’intervento conclusivo, Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, ha riassunto i punti fermi della posizione sindacale nei confronti sia della Fiat che del Governo, già proposti alla discussione dalla relazione di Spagnolo e dagli interventi di Contento e Di Maulo. I sindacati chiedono una modifica radicale del piano industriale già presentato dall’Azienda, ritengono necessaria una ricapitalizzazione del Gruppo, ivi compreso un nuovo assetto proprietario anche con un possibile intervento pubblico, si dichiarano indisponibili a qualsiasi trattativa sugli ammortizzatori sociali in assenza di un nuovo piano di rilancio che preveda la conferma di tutti gli stabilimenti Fiat e il rilancio del settore. Uffici stampa Fim, Fiom,
Uilm, Fismic Roma, 13 novembre 2002 |