Vodafone Omnitel. Riuscito lo sciopero nazionale Fim, Fiom, Uilm contro la disdetta del contratto metalmeccanici e degli integrativi aziendali.

Bruno Vitali, Francesca Re David e Fabrizio Fiorito, responsabili nazionali del settore telecomunicazioni per Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione. 

“Fim, Fiom e Uilm dichiarano grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero nazionale Vodafone Omnitel di 8 ore contro la disdetta del Ccnl metalmeccanici e degli integrativi aziendali, annunciata dall’azienda.”

“Per la seconda volta, le lavoratrici e i lavoratori dell’Omnitel hanno risposto con una grande partecipazione alla mobilitazione che nei call center e nella rete ha avuto una media del 70%, con punte di adesione,  in molte località, oltre l’80%.”

“Con l’adesione allo sciopero di oggi, i dipendenti Omnitel dicono no alla rimessa in discussione dei diritti acquisiti, no a una maggiore flessibilità del tempo e delle condizioni di lavoro, no alla prepotenza di imporre una discussione sui “vecchi” accordi in sostituzione della trattativa già aperta sulla piattaforma per il nuovo integrativo.”

“Le lavoratrici e i lavoratori dell’Omnitel sono e vogliono continuare ad essere metalmeccanici e non considerano il passaggio ad altro contratto una scelta neutra da parte dell’azienda, senza conseguenze concrete per chi ci lavora; cosa che, d’altra parte, l’accanimento di Omnitel nel perseguire questo obiettivo dimostra di per sé.”

“L’Azienda, fra l’altro, si è ben guardata dall’informare l’utenza sullo sciopero in atto, come è obbligata a fare dalla disposizione della Commissione di garanzia per il diritto allo sciopero nelle telecomunicazioni.”

“Questa giornata di lotta impegna ancora di più i sindacati a rispettare la determinazione delle lavoratrici e dei lavorati. Nei prossimi giorni, il coordinamento Rsu e Fim, Fiom, Uilm nazionali decideranno come proseguire la lotta per la difesa dei diritti e contro l’attacco alla rappresentanza messo in atto dall’azienda.”

 

  Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 8 novembre 2002