Mentre
imperversano le tabelle, una differente dall’altra, per spiegare provvedimenti
fiscali del governo, alcune cose cominciano a essere chiare. 1.
Il governo dichiara che la manovra sul fisco sarà di 6,5 miliardi di euro
circa. Ebbene, di questi, i due terzi, quasi 4 miliardi, vanno ai contribuenti
più ricchi, un terzo va ai contribuenti con redditi medio-bassi, che sono il
75% del totale. Insomma: 1/4
dei contribuenti prende i 2/3 del taglio delle tasse, agli altri 3/4 ne spetta
solo 1/3! 2.
Conseguentemente, più si è ricchi più si guadagna, più si è poveri meno si
prende. Un reddito di 20.000 euro annui con un figlio a carico riceverà solo 71
euro di risparmio fiscale all’anno. Chi ha invece un reddito di 150.000 euro
all’anno con 1 figlio a carico riceverà 1.932 euro all’anno. Insomma:
chi ha più bisogno riceve meno, chi ha meno bisogno riceve di più. 3.
La manovra per la riduzione delle tasse viene pagata, tra l’altro, con il
condono edilizio, con l’aumento dei bolli e delle imposte indirette, con il
taglio di spese pubbliche. Questa manovra si aggiunge a quella di 24 miliardi
della Finanziaria, che taglia spese per la sanità, per la scuola, per i
trasporti, per i servizi sociali. Insomma:
con una mano si da’, con l’altra si prende, attraverso maggiori spese
sanitarie, sui trasporti, sulla scuola, sugli asili. Tutte spese a carico dei
cittadini. Alcune associazioni dei
consumatori hanno calcolato tra i 600 e i 1.000 euro all’anno il costo
aggiuntivo di questi servizi per una famiglia con reddito medio. Dunque
una famiglia con reddito lordo di 25.000 euro all’anno e con 2 figli a carico
riceverà un taglio delle tasse di circa 500 euro all’anno, ma dovrà pagare
dai 600 ai 1.000 euro all’anno in più per i tagli sui servizi pubblici. QUANDO
ALLA FINE POTREMO FINALMENTE FARE I CONTI E AVERE LE CIFRE ESATTE DI TASSE,
DEDUZIONI E SPESE AGGIUNTIVE, SCOPRIREMO CHE UN LAVORATORE MEDIO CI PERDE E CHI
È PIÙ RICCO CI GUADAGNA. QUESTA È LA RIFORMA FISCALE AL ROVESCIO DEL GOVERNO.
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