Chi
firma gli accordi separati danneggia anche te: digli di smettere! In
un anno Fim e Uilm, Cisl e Uil hanno inanellato una serie di accordi separati
che non ha precedenti: - Fim
e Uilm hanno firmato l’accordo separato con la Federmeccanica per il rinnovo
del biennio salariale nazionale 2001-2002 rinunciando a più di 18.000 di
vecchie lire di recupero dell’inflazione. - Cisl
e Uil hanno sottoscritto con accordo separato un “avviso comune” con la
Confindustria, tradotto in provvedimento di legge dal Governo, che toglie ogni
limite ai contratti a termine e colpisce tutte le possibilità di intervento
sindacale per contrattarli. - Cisl
e Uil hanno sottoscritto, con il cosiddetto Patto per l’Italia, una disastrosa
deroga all’art.18 per i nuovi assunti, nuove flessibilità selvagge in mano
alle imprese, di cui la Confindustria si vanta ovunque, e, nonostante le
smentite, hanno dato via libera alla politica fiscale, sanitaria, pensionistica
del Governo, che oggi va avanti nell’attacco allo stato sociale. - Fim
e Uilm hanno sottoscritto alla Fiat il via libera a 3.000 licenziamenti di
lavoratori verso la pensione, senza ottenere alcun serio piano industriale nè
alcuna garanzia per tutti gli altri, mentre l’azienda preannuncia in autunno
nuovi tagli occupazionali e nuove chiusure di stabilimenti. - Cisl
e Uil hanno concordato un avviso comune con Governo e Confindustria sulla
cosiddetta emersione del lavoro sommerso che concede il diritto alle aziende che
“emergono” dal lavoro nero per cinque anni esenzioni fiscali e contributive
assieme a un taglio del 30% in meno dei salari sui minimi. Queste misure, messe
in atto già da un anno dal Governo, si erano rivelate totalmente fallimentari. - In
diverse fabbriche Fim e Uilm hanno fatto accordi separati che peggiorano le
condizioni dei lavoratori sui tempi, sui ritmi, sulle flessibilità, sui turni e
sugli orari. Tutti
questi accordi sono stati sottoscritti da Fim e Uilm e da Cisl e Uil senza che i
lavoratori interessati potessero votare su di essi! La Fiom dice basta agli accordi separati e chiede alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici di mobilitarsi per rivendicare un’autentica democrazia sindacale e il diritto a decidere.
FIOM-CGIL26 luglio 2002
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