NOI
CI PROVIAMO Oltre
450.000
metalmeccanici hanno partecipato al referendum indetto dalla Fiom. Il
97% ha approvato la
piattaforma. Il 77%
ha scelto l’aumento uguale per tutti. Con
questo successo della democrazia inizia ora la vertenza per il Contratto. Le
lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici hanno detto sì a: -
Regole certe contro la precarietà,
a partire dal limite massimo di 8 mesi per tutti i contratti precari. -
Contratti di solidarietà
al posto della Cassa integrazione a zero ore e dei licenziamenti. -
Diritto per tutti alla crescita professionale,
a migliorare il proprio inquadramento e la propria collocazione in azienda. -
Riduzione d’orario
per chi lavora il sabato, la domenica, la notte. -
Diritto alla formazione
e allo studio per tutti. -
Diritto alla salute e
alla sicurezza. -
Diritti per i migranti. -
Un aumento uguale per tutte e per tutti di 135 euro. Questi
sono i punti più importanti della piattaforma che è stata approvata dai
lavoratori. La Federmeccanica ha già iniziato a porre pregiudiziali e a opporre
rifiuti categorici a queste richieste. Gli industriali lamentano le difficoltà
delle aziende, ma non vogliono riconoscere che la ripresa ci sarà, prima
di tutto, se si deciderà finalmente di valorizzare il lavoro e i suoi diritti. Abbiamo
bisogno di un contratto vero che difenda il salario, i diritti e la
contrattazione. Il
contratto nazionale è il principale strumento di unità e tutela delle
lavoratrici e dei lavoratori in tutto il paese. Questo
contratto non ci verrà regalato. E’ compito di tutte e tutti arrivare a un
buon accordo. NOI
CI PROVIAMO, Fiomwww.fiom.cgil.it
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