E ora contratto

Prima di tutto: la democrazia

Il Contratto nazionale è il più importante strumento di protezione dei lavoratori e il principale mezzo per migliorare le condizioni di salario e di lavoro. Il contratto nazionale vale per tutte e per tutti, per questo tutti i metalmeccanici debbono poter decidere sul contratto.

Nel 2001 è stato realizzato da Fim e Uilm un accordo separato sul rinnovo del contratto nazionale. La Fiom, pur non condividendo quell’accordo che toglieva almeno 18.000 lire dalla tutela contro l’inflazione, si era dichiarata disposta ad accettarlo se tutti i metalmeccanici con un voto libero e segreto l’avessero approvato. Fim e Uilm hanno rifiutato il referendum.

Nel 2002 il Patto per l’Italia che colpisce la tutela dei lavoratori contro i licenziamenti modificando l’art. 18 dello Statuto, è stato sottoscritto solo da Cisl e Uil. La Cgil non ha firmato questo accordo e ha chiesto il referendum. Esso è stato rifiutato dalle altre organizzazioni.

Il nuovo contratto nazionale, per il quale bisogna presentare la piattaforma, visto che il vecchio scade il 31 dicembre, non potrà essere svolto senza il voto vincolante dei diretti interessati: i metalmeccanici.

Le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di decidere sugli accordi che li riguardano, con il loro voto. Questo pronunciamento democratico non può essere espropriato dalle decisioni interne alle organizzazioni sindacali. Gli accordi non si applicano solo agli iscritti delle organizzazioni che li firmano, ma a tutti. Senza la democrazia sindacale non c’è vera unità, ma la pratica disastrosa degli accordi separati. Senza la democrazia sindacale sarebbe il padrone a decidere che contratto fare e con chi farlo e la libera contrattazione sindacale si trasformerebbe nella legge della giungla dove conta solo il potere dell’impresa.

Per questo la Fiom, di fronte al rifiuto delle altre organizzazioni di concordare serie procedure di voto dei lavoratori per decidere sulla piattaforma e sull’eventuale accordo per il rinnovo del contratto, chiede a tutte le metalmeccaniche e i metalmeccanici di partecipare comunque alla preparazione della piattaforma. Una volta raccolte proposte e richieste tramite i rappresentanti sindacali di fabbrica, verrà definita la piattaforma, che sarà sottoposta al voto vincolante di tutti i metalmeccanici. Lo stesso avverrà per l’ipotesi di accordo.

Partecipate tutte e tutti alla preparazione della vertenza contrattuale: il contratto è democrazia, democrazia per il contratto.

La  Fiom