Contratto: Vediamo i fatti – 1. Salario

 

La Fim e la Uilm sostengono di aver fatto un buon contratto e asseriscono che la Fiom non ha firmato perché non è capace di contrattare e fa solo politica. E’ ora che parlino i fatti e che i lavoratori giudichino sulla base di essi. Vediamo allora cosa dice l’accordo separato sul salario.

 

Le piattaforme

-          La Fiom ha chiesto un aumento di 135 euro mensili uguali per tutti, così come ha deciso la consultazione a voto segreto di 454mila metalmeccanici. Le ragioni di questa richiesta sono dovute ai seguenti indici, ricordando che il valore di un punto è 15,65 euro:

Differenza tra inflazione Istat e inflazione programmata 2001-2002

2,3%

(la Fiom intende recuperare tutta l’inflazione perduta)

Inflazione prevista 2003-2004

5%

(il Governo ha “programmato” il 2,7)

Redistribuzione produttività 2003-2004

1,2%

(secondo la Federmeccanica c’è il 2% in più all’anno di produttività media di settore)

Totale

8,5%

 

Ricordiamo che la Fiom non ha sottoscritto l’accordo separato del 2001 che anticipava 18mila lire dell’attuale contratto, riducendo di 6 mesi il recupero dell’inflazione.

-          La Fim e la Uilm avevano chiesto un aumento di 92 euro mensili riparametrati, più una quota di produttività per le aziende che non fanno la contrattazione aziendale. La Uilm chiedeva un mancato premio di risultato di 250 euro l’anno, la Fim una quota di produttività pari al 2%, circa 30 euro al mese a fine contratto, per le aziende senza contrattazione sul premio.

La Fim e la Uilm hanno scontato dalle loro richieste 18.000 lire (circa 9 euro), che con l’accordo separato del 2001 hanno considerato un anticipo di quanto dovuto a titolo di inflazione nel 2003-2004.

 

La posizione della Federmeccanica

-          Già nel primo incontro, all’inizio dell’anno, la Federmeccanica ha dichiarato le seguenti disponibilità: 

Recupero dell’inflazione 2001-2002

1,6%

(la Federmeccanica considera già pagati 6 mesi di inflazione per l’accordo separato del 2001)

Inflazione programmata 2003-2004

2,7%

 

Totale

4,3%

 

-          Sulla base di questi indici la Federmeccanica ha offerti nel primo incontro 68 euro al V° livello.

-          Successivamente la Federmeccanica ha espresso la disponibilità ad andare oltre la cifra di 68 euro, ripetendo il meccanismo, dell’accordo separato del 2001. E’ stato offerto un altro anticipo delle future spettanze, questa volta rispetto al contratto 2005-2006. La Fiom ha detto di No, la Fim e la Uilm a quest’impostazione.

 

L’accordo separato

-          La Fim e la Uilm hanno rinunciato alle loro richieste sulla produttività per le aziende che non fanno contrattazione aziendale e hanno accettato di legare gli aumenti per il 2003-2004 all’inflazione programmata che inizialmente contestavano. E’ stato così realizzato un accordo, che la Fiom ha rifiutato, nel quale alle competenze previste per il 2003-2004 si aggiunge nel mese di dicembre 2004 un anticipo di quanto si dovrà ricevere a partire dal gennaio 2005.

-          Concretamente la Federmeccanica, la Fim e la Uilm hanno concordato un aumento complessivo di 90 euro lordi al V° livello, 77,7 euro lordi al 3° livello, scaglionati in due anni, assieme ad “una tantum” di 225 euro lordi, anch’essa scaglionata.

Gli aumenti sono così giustificati:

A titolo competenze 2003-2004

69 euro

A titolo anticipo competenze 2005-2006

21 euro

Totale

90 euro

 

Dunque l’aumento per le competenze 2003-2004, rispetto a quanto inizialmente offerto dalla Federmeccanica è di un solo euro in più al mese. I 21 euro fissati a dicembre 2004 anticipano di un solo mese quanto dovrebbe essere dato ai metalmeccanici a titolo di recupero dell’inflazione a partire dal gennaio 2005. I metalmeccanici hanno iniziato questo contratto dovendo scontare 18.000 lire, e dovrebbero iniziare il contratto 2005-2006 con altre 40.000 lire (21 euro) da scontare. A peggiorare la situazione sta il fatto che almeno nel 2001 le 18.000 lire furono date con effettivo anticipo. Ora vengono date solo un mese prima di quando comunque i lavoratori dovrebbero percepirle.

In conclusione l’aumento reale in questo contratto è di soli 69 euro lordi, scaglionati al V° livello e di 59,5 euro lordi scaglionati al 3° livello.

 

Qualche altro conto.

-          In realtà l’accordo separato non anticipa nulla, ma dà ai metalmeccanici, dopo, soldi che spettano prima.

-          Facciamo l’ipotesi che l’accordo fosse stato sui 68 euro offerti dalla Federmeccanica all’inizio dell’anno. Questi avrebbero dovuto essere così distribuiti:

Dal 1° gennaio 2003

45 euro

Dal 1° gennaio 2004

23 euro

Totale

68 euro

-          Considerando che 45 euro di aumento, secondo l’accordo separato, scattano invece da luglio 2003 mancano 6 mesi di copertura salariale, ai quali risponde una “una tantum” scaglionata di 225 euro. In realtà mancano dei soldi perché: 

mesi 6 per 45 euro

- 270 euro

Una tantum

+ 225 euro

Salario mancante

- 45 euro

-          Nel 2004 l’aumento, con 1 euro in più, parte da febbraio anziché da gennaio. A dicembre verranno aggiunti altri 21 euro, come anticipo su gennaio 2005 e probabilmente altrettanto dovrebbe avvenire sulla 13° mensilità. Nella sostanza rispetto a quanto offriva sin dall’inizio Federmeccanica nel 2004 c’è la seguente situazione:

Mancato aumento di gennaio

- 23 euro

Maggiori aumenti dovuti ad un euro in più a partire da febbraio e all’anticipo di dicembre e 13 mensilità

 

+ 54 euro

Differenza 2004 rispetto alle proposte iniziali di Federmeccanica

+ 31 euro

Nella sostanza la Federmeccanica, rispetto alle sue prime proposte, che tutti dichiaravano inaccettabili, paga 45 euro in meno nel 2003 e 31 euro in più nel 2004. Perché regalare, con gli interessi, 14 euro agli industriali, visto che l’accordo separato è così scandalosamente basso? Forse per pagare gli Enti bilaterali?

-          La pura difesa dall’inflazione per il 2003 richiederebbe almeno un aumento calcolato secondo i seguenti indici:

Recupero inflazione 2001-2002

2,3%

Inflazione Istat 2003

2,7%

Difesa del salario 2003

5%

Considerato che il valore di un punto è 15,65 euro, la pura tutela del salario rispetto all’inflazione passata e a quella in corso nel 2003 comporterebbe, solo per il 2003 un aumento di 78,2 euro mensili. Altro che i 45 euro al 5° livello e i 38,8 al 3° livello dell’accordo separato!

La Fim e la Uilm hanno sottoscritto un accordo che aderisce totalmente all’impostazione della Federmeccanica, con un piccolo sconto a favore delle aziende, e che non difende in alcun modo il salario dall’inflazione.

Altri accordi.

-          La Fim e la Uilm sostengono di aver fatto un buon accordo, abbiamo visto che non è così. Certo gli accordi delle altre categorie sono molto diversi tra loro, tuttavia quello dei metalmeccanici è tra i più bassi, con 69 euro di aumento reale per il 2003-2004 i metalmeccanici si trovano di fronte a:

Contratto Statali

108 euro mensili

Contratto FS

115 euro mensili

Contratto netturbini

129 euro mensili

Contratto dirigenti di azienda

260 euro mensili

-          E’ facile fare accordi con gli industriali sottoscrivendo meno di quanto essi erano disponibili ad offrire nel primo incontro. La Fiom continua la vertenza perché ritiene che i metalmeccanici abbiano diritto ad un vero accordo che dia un vero aumento salariale.

 

Questi i fatti e il giudizio della Fiom su di essi.

In ogni caso c’è un solo modo democratico

per decidere sulle differenti ragioni:

un voto libero, segreto e vincolante di tutte e tutti i metalmeccanici sull’accordo separato.

 

 

FIOM-CGIL

 

Roma, 12 maggio 2003