Disdettato il contratto, parte la vertenza per il nuovo contratto nazionale Fim,
Fiom, Uilm hanno inviato alla Federmeccanica, alla Confapi e alle altre
controparti la formale disdetta del Ccnl firmato nel 1999. Questo significa che
si è avviata la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, che riguarda i
prossimi quattro anni per tutte le questioni normative e i prossimi due per il
salario. La
Fiom ha definito un quadro di proposte sul salario, sui diritti, sulle
condizioni di lavoro che in questi giorni viene diffuso in tutti i luoghi di
lavoro. Tutte
le metalmeccaniche e i metalmeccanici possono partecipare alla preparazione
della piattaforma nelle assemblee, rivolgendosi alle Rsu, comunicando
direttamente con le strutture della Fiom, anche per internet. Le
assemblee provinciali dei delegati raccoglieranno opinioni, proposte, richieste
e le porteranno all’Assemblea nazionale dei delegati Fiom che si volgerà il
30 e il 31 ottobre, che varerà il testo della piattaforma da sottoporre al
referendum. Alla
Fim e alla Uilm che, dopo aver firmato molti accordi separati dannosi per gli
interessi e i diritti dei lavoratori ora chiedono maggiore unità, la Fiom
conferma la propria disponibilità a costruire una piattaforma comune a due
condizioni: -
che ci sia l’impegno
di tutti a non firmare accordi separati e a sostenere assieme le posizioni
unitarie; -
che le decisioni più
importanti e soprattutto la piattaforma e l’ipotesi di accordo siano
sottoposte al voto vincolante di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Non
c’è unità senza democrazia e senza partecipazione, il contratto nazionale è
il principale strumento di difesa di interessi dei metalmeccanici in tutto il
paese, per questo la vertenza dovrà svolgersi con il massimo di trasparenza e
partecipazione democratica in tutte le sue fasi. Partecipate
tutte e tutti alla
consultazione per
la piattaforma contrattuale Un
contratto per la democrazia, democrazia per il contratto Fiom |