Solidarietà degli operai della Fonderie Zen per dire no allo sfratto per morosità incolpevole di Mehrez Ridha in via Montegrappa 44 a Selvazzano
 

Questa mattina presto, un pullman di lavoratori delle fonderie Zen è arrivato a casa del sig. Mehrez Ridha per portare la loro solidarietà ed impedire l’esecuzione dello sfratto per morosità fino a quando non ci sarà il passaggio da casa a casa.

Mehrez abita in un alloggio in affitto a €. 650,00 il mese in via Montegrappa 44 a Selvazzano Dentro, da marzo ’09 non è più riuscito a pagare l’affitto perché è stato messo in cassa integrazione a €. 750,00 il mese.

E’ stato emozionante vedere i compagni di lavoro essere lì presenti con le bandiere della FIOM a difesa del diritto alla casa del loro compagno di lavoro e ripetevano anche di tutte le altre famiglie italiane e straniere in difficoltà economica per difendere il diritto alla casa.

SUNIA e FIOM CGIL, questa mattina erano presenti a casa del sig. Mehrez per chiedere tempo per avviare una trattativa con il Sindaco del comune di Selvazzano per considerare in modo diverso gli sfratti per morosità incolpevoli.

La trattativa ha portato al rinvio dello sfratto per il 9 settembre ’10, nella discussione con il legale del locatore è stata valutata anche la possibilità di dare in affitto l’alloggio oggetto di sfratto al comune per poi darlo in concessione al sig. Mehrez.

E’ necessario, quindi, con il Sindaco di Selvazzano, sviluppare una trattativa simile a quella che CGIL e SUNIA stanno portando avanti con il comune di Piove di Sacco, dove è previsto il prestito d’onore e la concessione, strumenti che possono aiutare la famiglie in difficoltà nell’attesa che il lavoratore sfrattato trovi un lavoro per mantenere la famiglia e pagare l’affitto.

 

Noi siamo convinti che di fronte agli sfratti per morosità causati dalla perdita del lavoro o dalla riduzione dello stipendio, i comuni debbano intervenire con una politica di aiuti straordinari da concertare con l’ANCI e la Regione veneta.

Ci teniamo a rilevare che l’unico modo per far fronte a questa crisi economica è vedere e affrontare il problema della casa correlato a quello del lavoro (se non si abita una casa non si può avere un lavoro, se si perde il lavoro non si può avere una casa).

Oggi è successa una cosa ancora più importante, c’era lì un gruppo di operai delle Fonderie Zen, che hanno partecipato allo sciopero di 4 ore per poter intervenire al blocco dello sfratto e

per solidarizzare con il loro compagno di lavoro sfrattato e a lottare per la tutela al diritto alla casa.

Questa è la chiave di svolta, l’AZIONE e la SOLIDARIETA’ che deve essere trasversale, non solo tra compagni di lavoro, ma anche tra comuni e tra questi e i sindacati infine tra tutti quelli che vivono una situazione di emergenza. Noi dal canto nostro continueremo a mobilitarci senza sosta.

Certi della vostra attenzione a questo comunicato, con l’occasione, noi salutiamo distintamente.

 

Fiom-Cgil Padova

Sunia Padova

 

13 luglio 2010