Fiom
(Federazione
impiegati operai metallurgici)
Es.:
lavoratore romeno …………………………sede di lavoro
Conegliano, casa, famigliari e interessi in Romania Proposte e riflessioni su possibili azioni sindacali I)
sui flussi di manodopera lavoro-casa- lavoro, in mancanza di un
facile ricongiungimento famigliare. -
Periodi precisi dell’anno in cui spostarsi. -
Organizzazione dei viaggi da parte delle aziende o società
private. -
Turn over dei lavoratori per andare a casa (se al di fuori delle
ferie collettive) -
Se le ferie non sono sufficienti si può far ricorso ad un monte
ore della “banca ore” composto anche dalla trasformazione di
ore di straordinario in permessi , festività cadenti di
domenica e patrono. -
Non si devono toccare i permessi individuali (PIR) perché
necessari al lavoratore per la vita in Italia. -
Uso dei congedi parentali anche se i famigliari non risiedono in
Italia? II)
Per la convivenza di culture diverse sul luogo di lavoro. -
Informazioni varie (norme, regole, sicurezza etc.) multilingue,
inglese, francese, spagnolo necessarie, altre a seconda dei
casi. -
Mediatori culturali e referenti aziendali per gli immigrati?
Meglio RSU immigrati formati! -
Incentivi alla formazione es. premi di risultato basati anche su
obiettivi quali la migliore comunicazione tra i dipendenti o
migliori relazioni. -
Corsi di formazione di base per l’apprendimento della lingua e
cultura italiana, aziendali o appaltati a enti, CTP o altre
associazioni qualificate. -
Uso dei permessi per il diritto allo studio o le 150 ore. - Pensiamo
i contratti di apprendistato e CFL anche in quest’ottica. III)
il problema casa non va assolutamente affrontato in azienda. IV)
il permesso di soggiorno è un contratto a tempo determinato. V)
va consolidata la manodopera in azienda, dunque occorre
privilegiare l’anzianità aziendale (e la professionalità) e
soprattutto attenzione ai contratti atipici e a tempo
determinato. VI)
fare rivendicazioni per tutti e non solo per immigrati o
italiani, meglio lasciar perdere rivendicazioni particolari, si
creano differenze e discriminazioni, nonché si irritano le
coscienze. Es.:
Se penso un corso di italiano di base per gli immigrati ne devo
pensare uno di informatica per tutti e viceversa. |