Regolamento attuativo legge Bossi-Fini

 

In un momento come questo, caratterizzato da una diffusa situazione di crisi del tessuto industriale, il regolamento attuativo della legge Bossi-Fini suscita gravi preoccupazioni, soprattutto in vista del fatto che, in alcune delle zone più colpite dalla crisi, la presenza di lavoratori immigrati nelle imprese metalmeccaniche è ormai consistente.

Il regolamento prevede che per le lavoratrici e i lavoratori immigrati che siano stati posti in mobilità, la corrispondente indennità venga erogata “nei limiti del periodo di residua validità del permesso di soggiorno.” Ciò significa che a parità di condizioni, mentre un lavoratore italiano potrà usufruire dell’indennità di mobilità per tutto il tempo stabilito, un lavoratore immigrato potrà usufruirne solo per il periodo residuo della durata del suo permesso di soggiorno, a meno che tale durata non sia inferiore ai sei mesi.

Il regolamento attuativo crea quindi, innanzitutto, gravi problemi alle lavoratrici e ai lavoratori immigrati. Inoltre, determina una evidente ed oggettiva disparità tra italiani e stranieri che vengono di fatto discriminati da questo provvedimento.

Si conferma così, da un lato, che la Bossi-Fini , è un ulteriore strumento mirato ad indebolire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Dall’altro, che questa legge, proprio perché determina una disparità di diritti, è anche incostituzionale.

 

Ufficio migranti Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 3 marzo 2005