Report dell’Assemblea della Rete nazionale delle realtà antirazziste e dei migranti
Domenica 12 settembre si è tenuta a Roma l’assemblea della rete nazionale delle realtà antirazziste e dei migranti. Erano presenti tra gli altri: Action, Esc, Strike, Carta, Cgil, Fiom, Federazione delle Sinistra, Comitato Immigrati, Attac Italia, Senza Confine, la Rete Siciliana, TPO Bologna, Progetto Melting Pot Europa, Ex Canapificio di Caserta, Cobas, Radio Radicale, Comunità di Base S. Paolo, Socrate di Bari. Quest’appuntamento seguiva l’assemblea del 3 luglio. In quella data avevamo previsto di lanciare una settimana di mobilitazione, all’incirca la seconda settimana di ottobre, sulle tematiche dei diritti dei migranti, prevedendo inoltre una giornata di mobilitazione davanti al ministero dell’interno per la giornata del 14 ottobre. Tutte le realtà presenti hanno concordato sulla natura della rete come soggetto largo in cui le differenze, all’interno di una cornice politica e culturale comune, fossero una ricchezza utile a rilanciare le mobilitazioni e conquistare diritti. Dunque non un soggetto unico ma un meccanismo di relazione costante e di identificazione di obiettivi comuni. Questa natura rende spesso complicato il confronto, perché, come si è detto ad un certo punto, all’interno di una rete non basta comunicarsi le rispettive mobilitazioni ma occorre determinare un quadro comune in cui inserirle. In particolare, in questa fase occorre rilanciare sia in termini di vertenza diretta con il governo sia in termini di mobilitazioni ampie. Durante l’assemblea si è concordato sull’opportunità di articolare le mobilitazioni prospettate nella precedente assemblea alla luce del contesto sociale e politico presente. In particolare, l’assemblea ha concordato sulla necessità di creare un ponte con la mobilitazione prevista per il 14 ottobre davanti al Ministero con il corteo della Fiom del 16 ottobre, in quanto è evidente che la battaglia per i diritti riguarda tutti i cittadini, italiani e migranti e, come si è più volte detto “Rosarno provoca Pomigliano”. Questo punto merita una precisione fatta in assemblea. Come detto la rete nazionale non è un soggetto unico, quindi non occorre che aderisca al corteo come tale e magari faccia uno spezzone unico. Cerchiamo un legame prolungando il presidio al 15 ottobre e consentire la partecipazione al corteo del 16. L’assemblea ha a lungo discusso su come costruire tale legame valorizzando nel contempo la vertenza specifica dei migranti e la mobilitazione generale, tenendo sinceramente conto delle forze in campo. Qualcuno, e in particolare alcune realtà romane proponevano di posticipare il presidio al 15 ottobre. In conclusione l’assemblea ha deciso di lanciare un presidio di natura nazionale per le giornate del 14 e 15 ottobre davanti al Ministero dell’Interno a Roma ( piazza Santa Maria Maggiore), un presidio che ha dei propri punti rivendicativi più specifici (il permesso di soggiorno per chi ha fatto la richiesta di sanatoria, l’allungamento del periodo di validità del permesso di soggiorno dopo la perdita del posto di lavoro, il recepimento della direttiva europea sulla discriminazione) che si aggiungono a temi più generali (il diritto di voto e la legge sull’asilo, la chiusura dei CIE). Il prolungamento consentirà il ponte e la partecipazione al corteo del 16 ottobre. Il 15 ottobre si terrà una giornata di dibattito con un’assemblea aperta che coinvolga le forze politiche e l’associazionismo. Da qualche parte si è precisato che la data del 16 non è necessariamente conclusiva laddove si ritenga di continuare il presidio per altri giorni. Ma qui il tema non è politico ma di forze organizzative. Siamo dunque di fronte a una proposta ambiziosa da costruire in maniera articolata. A riguardo, l’assemblea ha deciso di scrivere un appello ampio che lancia la mobilitazione, un documento articolato da presentare al tavolo di trattativa e una lettera da scrivere ai parlamentari. Un gruppo tecnico, rappresentativo di tutte le realtà, si incontrerà per licenziare questi testi e per verificare concretamente le forze a disposizione e organizzare il presidio. Per essere più precisi ognuno dovrà dire quanti pullman riesce a fare per Roma e per quanti giorni. Il gruppo si vedrà martedì 21 settembre alle ore 17 presso la sede nazionale della Fiom, Corso Trieste 36 a Roma. Le giornate saranno precedute da alcune iniziative territoriali. I casertani lanciano per l’ 8 ottobre lo sciopero delle rotonde, vale a dire una astensione dei braccianti migranti che dichiarano di non lavorare per meno di 50 euro. Inoltre, molte delle realtà presenti hanno accolto l’invito di carta a partecipare al “Clandestino Day” previsto per il 24 settembre, incentrato sui temi della scuola, come proposto dal giornale, ma anche su altre tematiche emerse nel corso dell’assemblea, in particolare i CIE (soprattutto quelli di prossima apertura) e la questione dei Rom e Sinti. Il comitato immigrati ha presentato all’assemblea la sua decisione di indire per la giornata del 29 ottobre uno sciopero generale per i diritti dei migranti, già lanciato ma proposto all’assemblea e in generale a tutte le realtà sociali sindacali e politiche.
Ufficio migranti Fiom
Roma, 15 settembre 2010 |