Ufficio Migranti

La Fiom , a partire dal proprio impegno per i diritti dei e delle migranti, contro ogni forma di diritto speciale e di discriminazione e per la chiusura dei CPT, oltre ad essere presente nelle manifestazioni nazionali che si sono succedute negli ultimi anni, ha partecipato alle iniziative territoriali contro l’apertura di nuovi CPT a Gradisca d’Isonzo ed a Bari S. Paolo.

In vista della apparente prossima messa in funzione di queste strutture, stanno riprendendo iniziative locali. La Fiom aderisce al presidio a Gradisca d’Isonzo iniziato il 27 febbraio 2006 ed alle iniziative locali che verranno indette a Bari S. Paolo.

 Per impedire l'apertura del Cpt di Gradisca

Per cancellare la vergogna dei Cpt dalla storia

Il Cpt di Gradisca D'Isonzo è pronto all'apertura, gli operatori/secondini della cooperativa Minerva hanno già presso possesso dalla struttura, voci insistenti danno la giornata di martedì 28 febbraio come la data di probabile entrata in funzione.

In questi anni le iniziative, mobilitazioni, i cortei, le azioni contro la realizzazione del Cpt si sono succedute e hanno dimostrato contrarietà della cittadinanza a questa arrogante imposizione che il governo vuole calare sul nostro territorio.

La recente visita all'interno del Cpt da parte di un gruppo di parlamentari ha messo in evidenza la pesante inumanità della struttura.

La seguente richiesta di moratoria dell'entrata in funzione fino al 9 aprile, data delle elezioni, rimasta inascoltata dal ministro Pisanu dimostra che la scelta dell'apertura è puramente politica ed anche un gesto di sfida a tutti coloro che in questi anni si sono mobilitati affinché un simile mostro non infanghi le nostre terre.

All'arroganza del ministro Pisanu vogliamo rispondere con un presidio permanente a partire dalle ore 8.00 di lunedì 27 febbraio di fronte all'ingresso del Cpt.

Il presidio promosso da tutte le realtà di movimento, partiti, associazioni, e singoli che si sono riuniti in assemblea lo scorso sabato 18, vuole essere un luogo aperto0 e democratico di pianificazione delle iniziative per impedire anche con forme di disobbedienza pacifica ma determinata l'apertura l'apertura del Cpt di Gradisca.

Siamo decisi a far sì che il presidio permanente diventi un significativo momento di lotta, in grado di far ripartire anche a livello nazionale la mobilità contro l'aberrazione giuridica della detenzione amministrativa dei migranti e di condizionare l'agenda politica del prossimo governo in tema di immigrazione.

 

Assemblea permanente contro l'apertura del Cpt