Ufficio Migranti

 

Resoconto Riunione del Coordinamento Migranti Fiom, 3 aprile 2007

 

Nella riunione, oltre ai punti all’ordine del giorno, è stata discussa la necessità di programmare un appuntamento specifico del Coordinamento Migranti Fiom per un approfondimento di carattere tecnico sul funzionamento del sistema pensionistico nel suo complesso e con particolare attenzione alla questione del TFR, così come alle modalità di funzionamento dei fondi pensionistici dei metalmeccanici. Trattandosi di un argomento complesso e molto sentito nei luoghi di lavoro, che generalmente viene affrontato in un’ottica generale, questo appuntamento è di particolare importanza, anche per produrre proposte concrete in grado di rispondere ai problemi specifici delle lavoratrici e dei lavoratori migranti e di superare le differenziazioni che allo stato attuale oggettivamente esistono.

Rispetto ai punti all’ordine del giorno, la discussione ha evidenziato quanto segue:

 

Piattaforma per il rinnovo del CCNL

Rispetto alla discussione generale in corso a livello unitario, la discussione ha evidenziato che alcuni punti della discussione generale sono di particolare interesse per le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici migranti:

-          la questione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la necessità di rafforzare il ruolo degli RLS;

-          la questione salariale ed in particolare un attenzione ad evitare penalizzazioni dei livelli di inquadramento più bassi;

-          la necessità di limitare concretamente la precarietà in tutte le sue forme e di prevedere percorsi di stabilizzazione;

-          una discussione sull’inquadramento, che tenga conto dei problemi specifici delle lavoratrici e dei lavoratori migranti.

Per quanto riguarda lo stato della discussione unitaria sulla parte normativa della piattaforma, è stato apprezzato che su alcune delle proposte specifiche elaborate dal Coordinamento (salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, formazione, permessi e ferie, mense, interventi finalizzati a rimuovere le discriminazioni), ferme restando le difficoltà della discussione in corso tra Fim, Fiom e Uilm, tra le organizzazioni si sia trovata una sostanziale intesa sulla necessità di prevedere alcune rivendicazioni specifiche.

Resterà comunque necessario individuare strumenti in grado di valorizzare, sostenere e dare adeguata visibilità a queste rivendicazioni, sia nell’ambito del percorso democratico di validazione della piattaforma, che nel corso della trattativa.

 

DDL Amato-Ferrero sull’immigrazione

Il Coordinamento Migranti Fiom ritiene indispensabile segnalare alla confederazione che va posto con forza il problema di superare in tempi rapidissimi l’attuale sistema di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno tramite le poste, spostando le pratiche verso gli enti locali. La situazione non è più sostenibile in primo luogo per le persone direttamente interessate, anche in vista del fatto che ha notevolmente peggiorato il sistema preesistente. Inoltre ha prodotto un sovraccarico delle strutture confederali, tale da limitare gravemente la possibilità di discutere e di costruire interventi politici nelle apposite strutture della Cgil. Questo argomento, così come la necessità di predisporre un intervento per la regolarizzazione generalizzata delle persone già presenti sul territorio nazionale, richiedono risposte specifiche ed urgenti.

Rispetto al testo del DDL, sono emerse soprattutto le seguenti criticità:

-          i tempi previsti sono troppo lunghi e vanno ad aggravare il già pesante ritardo dell’attuale governo nel dare risposte concrete alla necessità di modificare profondamente la legislazione esistente;

-          il DDL, pur contenendo punti importanti di avanzamento anche rispetto alla revisione del meccanismo dei flussi, mantiene come elemento cardine l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e pertanto nei fatti non scinde in modo netto il permesso di soggiorno dal contratto di lavoro;

-          la reintroduzione della figura dello sponsor è di per sé positiva, ma richiede ulteriori modifiche e miglioramenti;

-          la chiusura dei CPT è un punto che la Fiom ritiene centrale (anche in vista del fatto che fa parte del deliberato congressuale dell’organizzazione) e pertanto la revisione del funzionamento di queste strutture ed una riduzione del loro numero, non può essere considerato come un risultato sufficiente.

Il Coordinamento ritiene inoltre necessario un maggiore impegno per una vera politica di accoglienza ed integrazione, tenendo conto anche della necessità di dare risposte adeguate non solo alle lavoratrici ed ai lavoratori migranti, ma anche alle loro famiglie, attraverso l’eliminazione delle disparità esistenti ad esempio tra le persone che hanno il permesso di soggiorno e quelle che hanno la carta di soggiorno in materia di assistenza e di sostegno alle famiglie e soprattutto attraverso una maggiore attenzione alle seconde generazioni (con particolare attenzione al sistema scolastico).

Più complessivamente è necessario sottolineare che gli interventi legislativi in materia di immigrazione mancano di elementi di certezza e di strutturalità, che sono invece centrali per costruire una società delle pari opportunità e senza discriminazioni.

Il Coordinamento conferma l’esigenza di operare per dare sempre più carattere permanente ed organizzato al proprio lavoro partendo dalla presenza stabile di tutte le compagne e di tutti i compagni migranti presenti negli organismi dirigenti della Fiom. Si è inoltre definita la necessità di convocare un nuovo appuntamento nazionale dei e delle migranti Fiom, indicativamente prima delle ferie estive.

Infine il Coordinamento Migranti Fiom ritiene necessario evidenziare che l’organizzazione nel suo complesso deve a far crescere al proprio interno ed a tutti i livelli, una maggiore sensibilità rispetto alla necessità di rafforzare e diffondere interventi contrattuali che affrontino le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori migranti. A tal fine vanno costruiti anche moduli specifici nell’ambito della formazione sindacale normalmente rivolta alle delegate ed ai delegati della Fiom, così come vanno programmati ulteriori momenti dedicati alla discussione su questi temi, a partire dalle strutture territoriali con una presenza rilevante di iscritte ed iscritti migranti.

 

 

Roma, 4 aprile 2007