Azione legale, bonus bebč
Nella comunicazione dell’aprile 2006 abbiamo trasmesso le indicazioni inviate dalla Confederazione e dall’Inca in merito alla questione dell’erogazione del bonus per il secondo figlio, che in diversi territori era stato erogato anche a famiglie di lavoratrici e lavoratori migranti. Successivamente, in base all’impostazione di per sé discriminatoria della legge, che intendeva limitare l’erogazione alle sole famiglie di nazionalitŕ italiana, queste famiglie hanno corso il rischio di azioni legali con gravi accuse per reati di “falso ideologico” e “truffa ai danni dello stato”. Contestualmente invitavamo quindi a prestare la massima attenzione all’individuazione di casi di questo tipo nei posti di lavoro, per poter agire efficacemente e collettivamente in raccordo con gli Uffici Immigrati confederali e con le CdL dei territori, in difesa di eventuali lavoratrici e lavoratori coinvolti.
p. Giorgio Cremaschi
Sveva Haertter
Roma, 17 gennaio 2007 |