Contratto di apprendistato.

 Risposta del Ministero del Lavoro a una richiesta di chiarimento avanzata dalla Confindustria in relazione al contratto di apprendistato.

 

In allegato il testo della risposta del Ministero del Lavoro a una richiesta di chiarimento avanzata dalla Confindustria in relazione al contratto di apprendistato.

Noi consideriamo questa risposta non solo negativa ma anche grave per le implicazioni che determinerà nella reale applicazione del contratto di apprendistato sia sotto il profilo del conseguimento della qualifica professionale che del periodo complessivo, di fatto, della durata del contratto stesso.

Infatti, il ministero dichiara che è ammissibile la stipula di un contratto di apprendistato per un giovane lavoratore che ha già lavorato in quella azienda con un contratto di lavoro di natura temporanea (a tempo determinato, contratto a progetto, contratto di somministrazione …) in mansioni corrispondenti alla qualifica del contratto formativo, per un periodo anche frazionato pari o inferiore alla metà della durata del contratto di apprendistato.

La conseguenza logica di questa interpretazione cosi attenta alle necessità della Confindustria è che le aziende prima di assumere il lavoratore in contratto di apprendistato potranno assumerlo con un altro contratto di natura temporanea per un periodo pari alla metà della durata del contratto di apprendistato. A titolo di esempio per un contratto di apprendistato della durata di 4 anni un lavoratore potrà precedentemente essere assunto con contratti temporanei fino a 2 anni. In conclusione noi avremo il permanere della precarietà lavorativa fino a 6 anni.

D’altronde questo atteggiamento assolutamente “inaccettabile” del Ministero lo si coglie quando in maniera totalmente arbitraria equipara il contratto di apprendistato al vecchio contratto di formazione lavoro in quanto dichiara che il profilo formativo ha elementi di “contiguità” con il contratto di apprendistato (ma chi lo dice e da dove è stato dedotto?) e dunque il contratto stesso non serve per raggiungere una opportuna qualifica professionale ma solo una “qualificazione”. Con questo sillogismo si giustifica il fatto dunque che contratti di lavoro di natura temporanei possano essere legati al contratto di apprendistato, conseguentemente l’interpretazione fornita dal Ministero del Lavoro sconvolge in profondità l’istituto del Contratto di apprendistato professionalizzante.

Noi opereremo per far ritirare questa interpretazione ma nell’immediato è necessario che le strutture della Fiom e le Rsu impegnino le aziende in una negoziazione di merito per impedire che si realizzi questo allungamento di fatto della precarietà lavorativa e lo snaturamento del contratto di apprendistato professionalizzante.

7 febbraio 2007