Fondi paritetici
interprofessionali
in queste settimane
i 2 fondi paritetici interprofessionali, Fondimpresa e Fapi,
costituiti da Cgil Cisl Uil rispettivamente con Confindustria e
con Confapi per le piccole imprese, che finanziano la formazione
professionale anche dei lavoratori metalmeccanici, attraverso il
versamento da parte delle aziende aderenti, dello 0.30 % del
salario annuo di ciascun lavoratore, hanno definito 2 “avvisi “,
che mettono a disposizione della formazione per i lavoratori
metalmeccanici risorse complessive pari a 22milioni di euro.
Il finanziamento di
Fondimpresa relativo al finanziamento di piani di settore, di
reti e filiere produttive è ripartito in due scadenze: 10milioni
di euro il15 dicembre 2008 e 10milioni di euro il 30 aprile
2009. Il finanziamento di Fapi è ripartito in 1 milione e
200mila euro per piani formativi aziendali, interaziendali e
settoriali e 700mila euro per azioni a sostegno della diffusione
della formazione continua nei settori produttivi condivisi
attraverso accordi a carattere nazionale e scade il 30 gennaio
2009.
Come si può vedere
sono risorse finanziarie notevoli, che rafforzano il valore
della formazione e che dobbiamo far si effettivamente siano
indirizzate ai lavoratori e siano utili al loro arricchimento
professionale. A questo fine sarebbe necessario che le Fiom
regionali attivino riunioni nelle prossime settimane con
l’obiettivo di far conoscere questi “avvisi” ai territori e alle
Rsu, utili per la definizione dei piani formativi, realizzando
nel contempo pratiche e procedure comuni tra tutte le strutture
territoriali in merito alla gestione della formazione
professionale e della condivisione dei progetti, individuando
tra i gruppi dirigenti territoriali e regionale precise
responsabilità e cosi fornendo un efficace sostegno all’attività
delle Rsu.
Crediamo che sia
utile riportare sinteticamente le caratteristiche degli avvisi.
AVVISO FAPI
L’avviso di Fapi si
pone l’obiettivo di sostenere ch azioni finalizzate
all’erogazione della formazione continua e alla diffusione della
cultura dell’innovazione.
Tali obiettivi si
realizzano solo individuando piani formativi, sia aziendali che
interaziendali condivisi, dunque discussi, eventualmente
contrattati e fondati su una analisi attenta dei fabbisogni
formativi.
Importante è
riconfermare e praticare sempre il principio che l’apposizione
della firma per l’eventuale condivisione può avvenire solo da
parte delle Rsu per i piani a livello aziendale.
Nell’eventualità che non siano presenti le Rsu la firma è di
competenza delle Fiom territoriali o regionali come deve
avvenire comunque nel caso di piani interaziendali.
I piani aziendali
devono riguardare una sola azienda e sono finanziabili nella
misura massima di 20mila euro ciascuno. I piani interaziendali
coinvolgono più aziende e sono finanziabili fino a 40mila euro.
Possono presentare
domanda di ammissione ai fondi, non solo le imprese aderenti,
singolarmente o associate in ATI ma anche enti di formazione e/o
agenzie formative accreditate presso le Regioni, università,
istituti di ricerca che agiscono su incarico formale delle
aziende.
La Fiom ha già
dichiarato la sua contrarietà all’eventuale presentazione di
piani da parte di enti di emanazione sindacale o di enti
bilaterali e riconferma il principio che il confronto sul piano
formativo, a tutti i livelli, non si deve realizzare con
l’eventuale ente formativo ma solo con l’azienda coinvolta.
AVVISO FONDIMPRESA
I piani di settore
finanziati devono avere carattere multiregionale e sono rivolte
a soddisfare i fabbisogni formativi di aziende appartenenti a
reti e/o filiere produttive.
II piani formativi
possono essere presentati dalle imprese beneficiarie
dell’attività formativa ma anche da enti formativi e dalle
università, per conto delle imprese stesse, e devono prevedere
un finanziamento di Fondimpresa non inferiore a 250mila euro e
non superiore a 800mila euro.
Dobbiamo fare tutti
gli sforzi affinché si riesca a contrattare, nelle prossime
settimane, in qualche settore o filiera significativa, dei piani
formativi, non standard, ma effettivamente rispondenti ai
fabbisogni formativi individuati tra i lavoratori della filiera.
E’ fondamentale che i piani, prima della richiesta del
finanziamento, siano condivisi, sempre, con verbali di accordo e
non verbali di incontro, sottoscritti dalle Rsu e /o dalle
strutture territoriali, non le commissioni paritetiche, le
aziende interessate, non gli enti formativi. Questo processo di
condivisione a livello aziendale e/o territoriale, per la Fiom è
fondamentale che si realizzi anche nel caso di piani di settore
che devono essere firmati a livello nazionale.
Sperando di avervi
fornito elementi utili, siamo a disposizione per tutti gli
ulteriori chiarimenti necessari e per partecipare anche a
riunioni convocate su tale materia che vedrà un primo momento di
discussione nell’ambito della riunione del 20 e 21 ottobre p.v..
Roma, 15 ottobre 2008 |