Report sulla riunione della consulta giuridica del 23 febbraio 2006

 

Il 23 febbraio 2006 si è svolta una riunione della Consulta Giuridica Fiom, per definire un programma di attività per il 2006 ed i temi da discutere.

A partire dalla considerazione che è in atto una vera e propria offensiva sui diritti, soprattutto per quanto riguarda dal tema dell’orario di lavoro e da altri argomenti che sono stati al centro delle politiche contrattuali e delle mobilitazioni degli ultimi mesi, a seguito della discussione si è convenuto di individuare i seguenti filoni principali di lavoro, sui quali verranno svolti specifici approfondimenti:

Orario, Tempi e Ritmi di Lavoro

L’offensiva autoritaria in atto su questo tema, già individuato nel documento della Confindustria del settembre 2005 e poi diventato oggetto di scontro nella trattativa per il rinnovo per il CCNL (per altro l’unico a non recepire il Decreto 66 sull’orario di lavoro) è particolarmente pesante e riguarda la questione dell’esigibilità della gestione dell’orario da parte delle aziende nel suo complesso (turni, flessibilità, reperibilità), così come quello del potere decisionale su queste materie. Spesso la richiesta flessibilità è in realtà riferita alla volontà di ottenere la completa disponibilità della forza lavoro, p.es. anche con l’introduzione di ulteriori turni di lavoro (6 x 6).

Vanno poi affrontati anche aspetti specifici legati ai tempi e ritmi di lavoro (p.es. TMC2), come strumento per intervenire sul tema tradizionalmente al centro dell’iniziativa sindacale: l’organizzazione del lavoro.

Mercato del Lavoro

La commissione istituita con la parte sperimentale dell’accordo per il rinnovo del CCNL rinvia l’applicazione della legge 30, ma resta da affrontare lo scontro sulla definizione dei limiti qualitativi e quantitativi del lavoro atipico. In questo senso è indicativo il fatto che tra le richieste di Federmeccanica ci fosse la completa esigibilità del Decreto 368.

Per quanto riguarda l’apprendistato, l’accordo raggiunto ha consentito di contenere gli effetti negativi della legge, ma restano aperti problemi centrali come il trattamento di malattia e quello in caso di crisi aziendali, che dovranno essere oggetto di specifici provvedimenti legislativi, sui quali è necessario discutere e costruire apposite proposte. Va poi analizzato il modo in cui l’accordo andrà ad intrecciarsi con le diverse legislazioni regionali, un nodo di particolare importanza anche alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione e del fatto che non esiste uniformità nell’approccio che le Regioni intendono avere rispetto all’apprendistato, in particolare per quanto riguarda la formazione.

Sempre in quest’ambito vanno discusse le conseguenze delle modifiche legislative in materia di  appalti, argomento che tuttavia richiede anche un approfondimento specifico.

Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro

La riuscita dello sciopero nazionale della siderurgia sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha segnato un momento importante, che richiede la costruzione di ulteriori interventi ed iniziative. Il mancato rispetto delle norme in materia, continua infatti a generare una crescita del fenomeno infortunistico e molto lavoro va fatto per approfondire la questione delle malattie professionali. Una volta respinto l’attacco che con il “testo unico” si voleva portare alla 626, è giunto il momento di analizzarne compiutamente i limiti e costruire un intervento sindacale mirato.

Su questo argomento vanno avviati i gruppi di lavoro previsti con la collaborazione di magistratura democratica e si confermano centrali i due argomenti già al centro dell’iniziativa della Fiom: il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a fermarsi a fronte di situazioni di rischio e la costituzione di parte civile in caso infortunio grave o mortale. Su quest’ultimo tema è stato proposto di condividere ulteriori informazioni (uno schema dei passaggi da fare per istruire la procedura è già disponibile tramite il sito web della Fiom nazionale), al fine di facilitare l’individuazione di esperti come legali e periti, per agevolare le strutture della Fiom nelle pratiche da svolgere.

Il lavoro che la Consulta si propone di avviare, si intende come funzionale rispetto sia rispetto alla costruzione di iniziative legislative, che alla preparazione della piattaforma per il rinnovo normativo del CCNL ed in quest’ottica è stata sollevata l’importanza di analizzare anche l’impatto della legge sulla privacy su questioni di vitale importanza per il sindacato, come il diritto di informazione. La trasformazione del mondo delle imprese, specialmente in alcuni territori che prima erano caratterizzati per la presenza di grandi industrie, mentre ora prevalgono le piccole e medie imprese, richiede un’iniziativa da parte della Fiom, perché sia ridotto il numero di dipendenti necessario per l’applicazione dell’art. 6 del CCNL.

Sempre in quest’ottica è necessaria una particolare attenzione alla questione degli assorbimenti.

Nel corso della discussione sono state più volte riprese anche altre questioni, che per la loro complessità non richiederanno un approfondimento specifico, come ad esempio la modifica del processo sul lavoro.

Un altro tema centrale, che tuttavia richiede specifici momenti di discussione ed iniziativa in ambito politico e sindacale, ma che da un punto di vista giuridico attraversa trasversalmente gli argomenti sopraelencati è quello della democrazia sindacale e della rappresentanza. La questione della validazione degli accordi assume infatti un’importanza centrale rispetto ai tre tempi che si è deciso di affrontare, che pertanto andranno analizzati anche sotto questo particolare aspetto.

In conclusione, sui tre temi: orari, mercato del lavoro, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si è deciso di organizzare tre appuntamenti nazionali della Consulta, da realizzare entro luglio. A tal fine, a breve verrà definito un calendario di incontri.

 

 

Roma, 24 febbraio 2006