NOTA SINDACALE

 

Fondo professionale Fondimpresa: 35 milioni di euro a disposizione per progetti formativi

In queste settimane da parte della struttura nazionale del fondo professionale Fondimpresa è stato pubblicato l’avviso 1/2006 che mette a disposizione 35 milioni di euro, pari al 26% della somma nazionale, costituita dal versamento da parte delle imprese aderenti al fondo dello 0,30% della retribuzione di ogni proprio dipendente, per progetti formativi territoriali e settoriali che sicuramente interesseranno anche imprese della nostra categoria a livello regionale tenuto conto che il 60% delle aziende aderenti a Fondimpresa sono metalmeccaniche. Nell’avviso è particolarmente importante la possibilità di accompagnare gli interventi formativi con attività quali l’analisi dei fabbisogni formativi dei lavoratori e delle imprese nonché la stessa valutazione dei piani formativi in relazione all’impatto che hanno sui lavoratori. Tali attività di accompagnamento possono, almeno sulla carta, innalzare la qualità dei progetti e avviare un ruolo propositivo delle strutture territoriali di categoria e delle stesse Rsu.

Nel contempo sta iniziando la possibilità da parte delle aziende di utilizzare il 70% delle risorse versate per progetti formativi che interesseranno la stessa azienda e di cui si darà sicuramente informazione alle Rsu e/o alle strutture territoriali. Appare evidente la necessità che si pratichi da parte delle Rsu e delle strutture territoriali un'azione preventiva, propositiva e negoziale in merito ai progetti formativi e non di mera azione di condivisione notarile su progetti  costruiti perlopiù da centri ed enti formativi esterni alla azienda.

  Voglio ricordare che i progetti per essere accolti e dunque finanziati devono sempre essere condivisi unitariamente dalla categoria e dalla Rsu; questo ci permette un ruolo contrattuale estremamente forte e capace di superare anche eventuali incertezze od altro sul giudizio relativo ai progetti da parte della Fim e della Uilm.

  L’obiettivo decisivo è contrattare la formazione e impegnare le aziende su percorsi formativi utili ai lavoratori e che noi dobbiamo delineare utilizzando al meglio anche le ingenti risorse messe a disposizione delle imprese e dei lavoratori dai fondi professionali. Per questo non è né opportuno né accettabile che le imprese pensando quasi di essere al “supermercato della formazione” di volta in volta decidano di aderire ad un fondo o ad un altro a secondo delle convenienze.

I fondi professionali di riferimento per i metalmeccanici sono Fondimpresa per le aziende che applicano il contratto Federmeccanica, Fapi per le imprese aderenti a Unionmeccanica e Fondartigianato per le imprese artigiane e non altri che sono di riferimento per altre e diverse aree contrattuali. 

E’opportuno che si realizzino su queste problematiche riunioni nelle prossime settimane, a livello territoriale o regionale che coinvolgano le Rsu, le segreterie e gli apparati.

 

Roma, 7 febbraio 2007