Risposta a Federmeccanica: “Prendete atto della necessità di aumentare i salari”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom e responsabile dell’ufficio sindacale, ha così commentato le posizioni annunciate dal direttore generale della Federmeccanica sui prossimi rinnovi contrattuali: “ Mentre il direttore della Federmeccanica annunciava una posizione di totale chiusura sul prossimo contratto veniva diffusa la notizia secondo la quale ancora una volta i salari non tengono il passo con l’andamento dell’inflazione, neppure con quella registrata dall’Istat. L’incremento del 2,2% delle retribuzioni contrattuali di fronte a un’inflazione “ufficiale” del 2,4%, mentre aumenta il drenaggio fiscale sulle buste paga, ci conferma il calo del potere d’acquisto di buona parte del lavoro dipendente.

Anche le misure del governo peseranno negativamente sui salari, infatti la sospensione degli aumenti li farà precipitare sui prossimi anni, per i quali il governo ha confermato una inflazione programmata assolutamente priva di rapporto con la realtà.

Per questo i metalmeccanici dovranno fare un contratto improntato a un forte sostegno al potere d’acquisto. Partendo dall’integrale recupero della differenza tra l’inflazione programmata e l’inflazione reale del passato, che oramai supera largamente i due punti percentuali. Sarà poi inevitabile basarsi su una stima dell’inflazione reale attesa per i prossimi due anni e non su quella programmata, mentre il contratto dovrà retribuire anche una parte della crescita della produttività. La Federmeccanica prenda sul serio questa impostazione e non pensi di poter fare la fotocopia dell’ultimo contratto: il bisogno di incremento delle retribuzioni dei metalmeccanici è molto forte e gli industriali saranno costretti a prenderne atto.

Roma, 30 agosto 2002