Cassa integrazione novembre 2009 e serie mensili 2009

 

ALCUNI COMMENTI

Nota metodologica

I dati allegati sono l’aggiornamento mensile dei dati della Cig, fonte banca dati nazionale Inps e si riferiscono alle ore autorizzate dall’Istituto per i mesi di riferimento, quindi non danno conto dello scarto tra ore autorizzate e ore effettivamente fatte (cosiddetto “tiraggio di cassa”) né delle ore già oggetto di accordo sindacale ma non ancora autorizzate dall’INPS ( il che significa che possono esserci anche alcuni mesi di scarto tra la rilevazione dei volumi di cassa integrazione derivante dalla somma degli accordi realizzati- ivi comprese le procedure di consultazione conclusesi senza accordo sindacale- e quelli registrati dai dati nazionali INPS). Tuttavia essendo l’INPS l’unica banca dati affidabile e mensilmente aggiornata è da tutti assunta come fonte statistica principale e maggiormente significativa relativamente alla rilevazione dei dati sulla cassa integrazione guadagni. Tutte le considerazioni che seguono sono quindi state elaborate sulla base dei dati forniti dall’INPS e da stime da fatte dalla Fiom in riferimento alle persone coinvolte. Per questo dato abbiamo usato per comodità il divisore convenzionale 173 (n. di ore mese integrabili) eccezione fatta che per il mese di febbraio per cui la base di calcolo è stato utilizzato il divisore 160 (essendo il mese di soli 28gg.).

CASSA INTEGRAZIONE MESE DI NOVEMBRE 2009 CONFRONTATA CON OTTOBRE 2009

DATI GENERALI E METALMECCANICI

Nel mese di novembre per i dipendenti delle aziende metalmeccaniche sono state richieste globalmente 50.949.944 ore di cassa integrazione con una leggera flessione rispetto al mese precedente pari a -1,7%Tuttavia se si guarda alle due diverse tipologie, quella ordinaria registra un calo di quasi il - 10%, mentre quella straordinaria ha un incremento del +14%, a conferma del progressivo spostamento delle problematiche occupazionali da una situazione congiunturale ad una strutturale ed anche, per la comparsa da luglio in avanti dei dati relativi alla Cassa in deroga, che fino a quella data non è stata registrata che in minima parte dai dati INPS a causa delle lungaggini e pasticci burocratici connessi con le nuove modalità instaurate dal governo Berlusconi con la legge 2/2009 e successivi adempimenti amministrativi, ivi comprese le convenzioni da stipulare a livello regionale tra INPS e Regioni.

Se guardiamo gli andamenti per lo stesso periodo (novembre 2009/ottobre2009) della cassa globale per tutti i settori, notiamo che la diminuzione dell’ordinaria e l’aumento della straordinaria sono più accentuati, comunque in un andamento ancora crescente nel totale complessivo, infatti le ore globali passano da 94 milioni e 700mila a bel 99milioni e quasi 600mila. Segnale del permanere di una crisi occupazionale pervasiva e particolarmente insistente nelle piccole e piccolissime aziende (la cassa straordinaria aumenta di oltre il +28%, di questa una buona parte è costituita dalla cassa in deroga).

Se trasformiamo questo volume di ore in posti lavoro mancanti (unità di lavoro a 0 ore per l’intero mese) possiamo vedere che nei metalmeccanici mancano all’appello circa 295.000 posti di lavoro, mentre in tutti i settori l’ammanco totale supera le 575.000 unità. Ciò vuol dire che le persone coinvolte effettivamente dalla cassa nel mese di novembre sono state per i nostri settori poco meno di 600.000, mentre quelle globali circa 1.150.000 !!!.

Questi dati confermano il fenomeno già segnalato nei mesi precedenti ovvero che i metalmeccanici da soli sono più della metà dei lavoratori posti in Cassa integrazione, mentre rappresentano poco più del 32% degli addetti nei settori in cui si applica la CIG (ivi compresa quella in deroga) a conferma di una crisi violentissima che coinvolge le imprese del settore in maniero più consistente degli altri comparti produttivi, dati del resto confermati anche da Federmeccanica che ha denunciato una perdita di circa il 35% degli ordini e del fatturato rispetto all’anno precedente.

Cassa Integrazione novembre 2009 confrontata con Novembre 2008

e serie mensili 2009 - nazionali e per Regioni

Le tabelle successive illustrano l’andamento della cassa ordinaria e straordinaria confrontata con gli analoghi volumi dell’anno precedente. I dati documentano un incremento nei metalmeccanici di quasi il +442%per la Cassa ordinaria e del +406% per quella straordinaria, andamenti invertiti invece per quella globale dove si registra un aumento maggiore della straordinaria (+444%) rispetto all’ordinaria ( +347%). Se si tiene presente che a novembre 2008 già erano visibili gli effetti della crisi finanziaria sulla struttura produttiva di tutti i settori (a cominciare da quello dell’auto e del suo indotto) si ha la dimensione delle difficoltà occupazionali che si sono dovute affrontare nel corso di quest’anno.

Il picco più alto si è avuto nel mese di settembre con quasi 150. Milioni di ore di cassa in tutti i settori di cui oltre 55 milioni riguardanti i metalmeccanici.

Complessivamente negli 11 mesi del 2009 sono stati concessi 816 Milioni di ore di cassa integrazione pari ad una diminuzione media di occupazione di - 430.000 unità, mentre per quanto riguarda il settore metalmeccanico le ore complessive di CIG nell’anno sono state pari a oltre 426 milioni di ore con una corrispondente sospensione a 0 ore per una media di quasi 230.000 unità di lavoro. Con questo termine si indica la media dei posti di lavoro a 0 ore per l’intero periodo, cosa che non corrisponde alla realtà se non per una minima parte, in quanto la nostra iniziativa contrattuale è stata impostata sulla rotazione e sui contratti di solidarietà in modo da ridurre il più possibile l’impatto della CIG su ogni singola persona. Quindi, come già detto nel commentare i dati del mese di novembre, il numero delle persone coinvolte da processi di Cassa integrazione è da noi stimato essere almeno doppio .

Nel corso dell’anno, da gennaio a novembre 2008. La Cig si è quintuplicata nei metalmeccanici (+ 514%), e triplicata nel complesso delle categorie (+ 365%) a conferma di un precipitare della crisi dei nostri settori come abbiamo più volte sottolineato, commentando i dati nel corso dell’anno.

Ma l’andamento non è stato uguale in tutte le regioni, infatti, situazioni come Emilia Romagna, Veneto e Marche, dove la situazione all’inizio dell’anno era ancora abbastanza contenuta hanno registrato una vera e propria esplosione ( rispettivamente del + 914%, del + 820%, del +846%) tra gennaio e novembre, mentre altre regioni, in particolare quelle con una forte presenza del settore auto in cui la crisi ha preceduto tutti gli altri settori, si sono presentate all’inizio dell’anno con già livelli altissimi di cassa e quindi hanno registrato incrementi meno vertiginosi, ciò vuol dire però che saranno anche le prime a cui verrà a mancare la cassa ordinaria, con un deterioramento delle condizioni di tutela per le lavoratrici ed i lavoratori che passeranno alla straordinaria. Vedi per tutti il caso della Fiat di Pomigliano dove con il passaggio alla straordinaria la Fiat non garantisce più l’anticipazione della cassa, creando una situazione di gravissimo disagio in una regione in cui tutte le sedi INPS lamentano ritardi enormi nei pagamenti.

Lombardia e Piemonte hanno cumulato quasi il 54% di tutta la Cassa integrazione dei metalmeccanici nel corso del 2009; in Piemonte e Emilia Romagna i metalmeccanici sono oltre il 60% di tutti i cassaintegrati delle rispettive regioni (Piemonte 68%, Emilia Romagna 64%).

Infine alcune considerazioni sulle conseguenze sui redditi dei lavoratori metalmeccanici in questi undici mesi di cassa integrazione. Se si considera che il massimale per il 2009 corrisponde a 886 Euro lordi per 12 mensilità, mentre la media di un salario operaio lordo corrisponde a 1.500 euro per 13 mensilità e se le unità di lavoro a 0 ore nel settore sono state mediamente per l’intero periodo 225.000 ne risulta che i redditi delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici hanno cumulato complessivamente una perdita di circa 1,8 miliardi negli undici mesi del 2009 pari a circa il 45%della retribuzione (calcolando anche l’incidenza della 13° mensilità) e una perdita individuale di 8000 euro nel caso di una persona sospesa a 0 ore per tutto il periodo gennaio/novembre 2009.

Se invece la Cassa integrazione fosse effettivamente pari all’80% del salario, come la Fiom richiede da tempo, la perdita complessiva sarebbe di soli 800 Milioni di Euro, con una perdita individuale di poco più di 3500 euro negli 11 mesi.


ufficio sindacale Fiom-Cgil

Barbara Pettine

Roma, 16 dicembre 2009