Cassa integrazione dei metalmeccanici: sempre peggio!

 

Riportiamo di seguito i dati delle ore di Cassa integrazione ordinaria e straordinaria autorizzate nel mese di Settembre 2009 per le aziende Metalmeccaniche, così come risultanti dalle Banche Dati INPS, paragonati ai volumi complessivi (CIG di tutti i settori ) per lo stesso mese e ai volumi relativi ai metalmeccanici dei mesi di luglio e agosto 2009, nonché con quelli di settembre 2008.

Nel mese di Settembre 2009 il comparto metalmeccanico ha realizzato un volume complessivo di oltre 55 milioni di ore di Cassa Integrazione pari a 318.640 lavoratori sospesi a 0 ore per l’intero mese, con un aumento del +183,3% rispetto ad Agosto ( mese in cui specialmente la cassa integrazione ordinaria presenta strutturalmente un abbassamento di volumi a causa delle chiusure collettive per ferie), ma anche un aumento rispetto al mese di Luglio di +4,2 milioni di ore complessive (+ 117%) pari a circa 46.000 lavoratori in più sospesi a 0 ore per l’intero mese.

Il dato è ancora più impressionante se si guarda alla sola Cassa ordinaria dove l’incremento è pari al +241% rispetto ad Agosto e del +128% rispetto a Luglio pari ad oltre +9,3 milioni di ore pari ad oltre 53.700 lavoratori sospesi a 0 ore.

Questi dati confermano l’aggravarsi della crisi occupazionale del comparto in cui gli altissimi livelli di riduzione del lavoro raggiunti prima della pausa estiva sono continuati ad aumentare, interessando ormai un’area di oltre 630.000 lavoratrici e lavoratori in tutto il comparto, infatti per l’effetto delle rotazioni e dei contratti di solidarietà stimiamo il numero delle persone effettivamente interessate dalla Cig circa il doppio delle unità di lavoro a zero ore corrispondenti alle sospensioni orarie.

E’ un dato impressionante se si considera che i dipendenti del comparto, complessivamente non raggiungono i due milioni e quelli delle aziende industriali sono circa 1,6 milioni.

Ciò vuol dire che un’area che oscilla tra il 36% e il 42% delle metalmeccaniche e metalmeccanici è oggi interessata da processi di sospensione dal lavoro, senza considerare i lavoratori già posti in mobilità per cui la disaggregazione per comparto non è leggibile dai dati INPS ( circa 110.000 persone nel 1° quadrimestre dell’anno).

Nel confronto con lo stesso mese del 2008 la cassa ordinaria del settore ha registrato un aumento vertiginoso del + 1405% e la somma di ordinaria più straordinaria aumenta del + 908%, registrando un tasso di incremento maggiore di più del doppio rispetto alla crescita della Cassa integrazione generale.

I metalmeccanici da soli rappresentano oggi il 61% dell’insieme dei volumi alla Cassa ordinaria e circa il 53% di quella totale. Mentre solo un anno fa ( settembre 2008) rappresentavano il 32% delle ore di sospensione in ordinaria e il 31% sui volumi complessivi.

La drammaticità dei dati del settore evidenzia l’irresponsabilità di chi ( Federmeccanica e Fim e Uilm ) non ha voluto accettare la proposta avanzata dalla fiom al tavolo contrattuale, di sospendere il confronto sulla piattaforma delle sole Fim e Uilm ed affrontare congiuntamente le questioni del rinnovo del CCNL e un accordo sulle problematiche occupazionali e produttive del comparto che eviti il precipitare della crisi verso i licenziamenti collettivi e la chiusura di fabbriche e siti produttivi; conferma la necessità di avere dal governo un provvedimento urgente di allungamento della CIGO a 104 settimane e rafforza le ragioni dello sciopero generale della categoria indetto dalla Fiom per la giornata del 9 ottobre.


ufficio sindacale Fiom-Cgil

Barbara Pettine

Roma, 8 ottobre 2009