Continua ad aumentare la cassa integrazione nelle aziende metalmeccaniche oltre mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione nel mese di maggio ‘09
L’andamento della Cassa integrazione nel mese di maggio ’09 continua a segnalare la permanenza di una profonda crisi produttiva che investe tutti i comparti del metalmeccanico. A fine mese sono oltre 45 milioni di ore di Cassa quelle che le aziende meccaniche e metallurgiche hanno richiesto all’INPS, segnando un incremento del 118% rispetto al mese precedente. L’aumento riguarda essenzialmente la Cassa ordinaria che cresce di oltre il 128% sui volumi già preoccupanti del mese di aprile, mentre per la straordinaria si registra, per la prima volta dall’inizio dell’anno una leggera flessione. Tali dimensioni della Cassa integrazione corrispondono in termini di ore ad una sospensione a 0 ore per l’intero mese di circa 262.000 persone, ciò vuol dire, secondo quanto stima la Fiom nazionale, che le lavoratrici e i lavoratori coinvolti sono almeno 550/600.000, per effetto della rotazione e degli accordi di solidarietà. Una situazione che attanaglia l’industria metalmeccanica dal mese di ottobre dello scorso anno e che ha subìto una drammatica impennata con i primi mesi di quest’anno. Se si guarda ai soli 5 mesi del 2009 nel settore sono state consumate quasi 150 Milioni di ore di Cassa integrazione di cui circa l’80% di Cassa ordinaria, con un incremento tra maggio e gennaio di oltre il 300 % e un raddoppio dei volumi rispetto alla totalità della Cassa utilizzata nel settore lo scorso anno. Infatti, non ostante il forte aumento nell’ultimo trimestre, in tutto il 2008 si sono utilizzate poco meno di 83 milioni di ore tra Cassa ordinaria e straordinaria. Una dimensione quella della diffusione del ricorso alla Cassa integrazione nel settore, molto consistente se si considera che i dati dell’INPS ancora non danno conto dell’incidenza della Cassa in deroga in quanto gli accordi quadro regionali che ne regolamentano le modalità di fruizione, sono stati realizzati nel corso del mese di maggio ’09 e quasi ovunque mancano le convenzioni con l’INPS per le relative procedure. Le previsioni, anche di autorevoli istituti economici, indicano per i prossimi mesi un aggravarsi della congiuntura economica e produttiva. Ciò può produrre già a partire da settembre/ottobre l’esaurimento delle 52 settimane di Cassa ordinaria per molte imprese. A fronte di questi dati che segnalano gli altissimi costi sociali che già oggi le metalmeccaniche e i metalmeccanici pagano, è irresponsabile la contrarietà del Governo a concedere l’allungamento della Cassa ordinaria a 104 settimane in modo da consentire di fronteggiare la crisi con strumenti non traumatici, evitando i licenziamenti e la dispersione del patrimonio di professionalità e competenza che essi rappresentano. La Fiom-Cgil riconferma la richiesta del blocco dei licenziamenti, dell’allungamento della Cassa ordinaria a 104 settimane, l’aumento dell’indennità fino a raggiungere l’effettivo 80% del salario di fatto. Sono queste le condizioni indispensabili per evitare una drammatica rottura sociale nel nostro Paese. Insieme a queste condizioni la Fiom chiede che i finanziamenti per sostenere gli ammortizzatori in deroga siano immediatamente sbloccati rendendo effettivamente disponibili tutte le risorse nazionali che il governo ha dichiarato essere a disposizione, ma che ad oggi non sono ancora arrivate alle Regioni, lasciando migliaia di lavoratori senza reddito ormai da mesi, in una situazione non più sostenibile.
Fiom nazionale Roma, 15 giugno 2009
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