Comunicato sindacale Thyssenkrupp

Cgil – Cisl – Uil

Fiom – Fim – Uilm – Fismic - Failms

 

A seguito dell’aggravarsi della situazione del polo siderurgico di Terni, si sono riunite oggi, 11 Gennaio 2005,  Cgil – Cisl e Uil, Fiom – Fim – Uilm - Fismic e Failms nazionali con le segreterie territoriali e il coordinamento delle Rsu delle Acciaierie.

A conclusione della riunione si sono assunte le seguenti decisioni:

1)  Viene considerato concluso il confronto in sede aziendale. Infatti la direzione aziendale ha presentato posizioni gravissime, che non solo riguardano la dismissione del magnetico ma compromettono il futuro delle fucine, del titanio ed in prospettiva della stessa produzione di acciaio inossidabile. Quello presentato dalla direzione è un vero e proprio piano di progressivo ridimensionamento e dismissione del polo industriale di Terni, le cosiddette garanzie sull’occupazione sono prive di fondamento reale. Per questo le Organizzazioni sindacali chiedono formalmente l’immediato ripristino del tavolo di confronto a Palazzo Chigi. Le Organizzazioni sindacali confermano l’indisponibilità a mettere in discussione gli accordi sottoscritti nel febbraio 2004 e ribaditi nel giugno dello stesso anno tra le parti e garantiti dal Governo. Si chiede quindi al Governo di mettere in atto gli strumenti necessari a convincere ThyssenKrupp a rispettare le intese sottoscritte ed in ogni caso a garantire la continuità del polo industriale di Terni con tutte le sue produzioni, strategiche per il territorio e per il paese.

2)  Viene indetto lo stato di mobilitazione dei lavoratori del gruppo, confermando le ore di sciopero già proclamate dalle Rsu, nonché un ulteriore pacchetto di ore da definire e da utilizzare per manifestazioni esterne.

3)  Verrà realizzata entro il mese di gennaio una manifestazione a Roma dei lavoratori del gruppo con la partecipazione di delegazioni di tutte le altre aziende siderurgiche nazionali.

4)  Verranno preparate ulteriori iniziative di lotta nel territorio che coinvolgeranno tutte le categorie e la popolazione. Inoltre a livello nazionale, nel settore siderurgico, qualora non siano rispettate le condizioni previste dagli accordi verranno realizzate analoghe manifestazioni.

5)  Le confederazioni sindacali nazionali porteranno la questione del futuro delle acciaierie di Terni tra i casi fondamentali da affrontare nel già programmato confronto sulla competitività del sistema industriale italiano.

6)  Verranno coinvolte le istituzioni, le forze politiche, i parlamentari italiani ed europei per ottenere il necessario sostegno alla vertenza, per la difesa di un insediamento industriale strategico per il futuro del paese.

Roma, 11 gennaio 2005