Tenaris-Dalmine:
raggiunto l’accordo per il rinnovo dell'integrativo aziendale, ora la
parola ai lavoratori. Accordo
raggiunto, nella giornata di venerdì 23 febbraio scorso, sul rinnovo
dell’integrativo aziendale alla Tenaris-Dalmine scaduto a fine 2005. L’accordo
– cui si è giunti dopo una ventina di incontri da marzo 2006 – avrà
vigore a partire dal 1° gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2009. Al
tavolo delle trattative erano presenti Fim, Fiom e Uilm di Bergamo,
della Valle Camonica e Sebino, della Brianza e di Piombino, le Rsu dei
diversi stabilimenti, la direzione della Tenaris e due rappresentanti di
Confindustria Bergamo. La
firma dell’accordo è subordinata all’esito del referendum
– che si
terrà nelle giornate del 14, 15 e 16 marzo –
tra gli oltre 3.300 lavoratori
di tutti e quattro gli stabilimenti (2.300 dipendenti a Dalmine, Secondo
Mirco Rota, segretario generale della Fiom di Bergamo, territorio nel
quale c’è lo stabilimento più grande del gruppo, «l’accordo
raggiunto, dopo una discussione lunga e complicata di quasi un anno,
attraverso i sistemi premianti e le diverse indennità previste
riconosce importi economici particolarmente rilevanti, in linea con i
risultati economici del Gruppo Tenaris e coerenti con le richieste
presentate nella piattaforma sindacale. Gli aspetti normativi – ha
continuato Rota – grazie alle nuove regole a proposito di mercato del
lavoro, consentiranno ai lavoratori interinali un percorso certo e
stabile all’interno dell’azienda».
Tra
le altre cose, l’accordo prevede quanto segue. Relazioni
industriali -
Potenziamento delle commissioni paritetiche (organizzazione del
lavoro, formazione-professionalità, sicurezza, appalti); -
possibilità per le Rsu di un incontro congiunto con il sindacato rumeno
e le due direzioni Tenaris-Dalmine e Tenaris-Silcotub. Diritti
sindacali -
Istituzione di un corso che coinvolgerà tutti i delegati sulla funzione
del delegato sociale; -
rafforzamento del ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza,
anche per quanto riguarda tutte le numerose attività e aziende presenti
attraverso contratti di appalto. Aspetti
economici -
Adeguamento
delle diverse indennità, con aumenti che vanno da un minimo del 15% per
alcune fino a un massimo di quasi il 50% per altre, soprattutto per
quanto riguarda alcuni reparti e situazioni come
l’acciaieria di Dalmine (dove l’incremento dell’indennità
raggiunge i 100 euro al mese, pari a un + 37%); -
aumento significativo del «premio
di qualità e produttività» (Pqp) sia nella cifra massima sia nella
parte garantita che raggiungerà a regime l’importo medio di 850 euro
annui (pari alla metà del premio stesso); -
l’istituzione, in via sperimentale, di un premio denominato «prevenzione
per la sicurezza» (Pps) con l’obiettivo di migliorare la prevenzione
degli infortuni nei luoghi di lavoro. Questo premio raggiungerà, a
regime, un valore pari a 280 euro per gli operatori e di 400 euro per i
capiturno e tecnici. Per lo stesso premio è prevista la possibilità di
un consolidamento qualora si verifichi un miglioramento dei parametri di
sicurezza; -
un leggero ritocco per il «premio di redditività aziendale» che nel
2006 si prevede raggiunga il valore di circa 5.000 euro annui. Mercato
del lavoro
-
Si stabilisce che il contratto a tempo indeterminato è la tipologia di
riferimento del lavoro in azienda; -
per i lavoratori somministrati (interinali) è stabilito un tempo di 12
mesi dopo i quali si perfezionerà l’assunzione a tempo indeterminato.
Anche ai lavoratori somministrati è riconosciuta buona parte dei premi
e delle indennità stabiliti dall’accordo.
26
febbraio 2007 |