Sintesi del coordinamento nazionale della siderurgia Fiom

 

Il Coordinamento siderurgico nazionale ha definito alcune linee guida di comportamento sulla gestione della crisi nel settore.

La Fiom ritiene necessario che si definisca un tavolo triangolare con il Governo e la Federacciai, nel quale affrontare i problemi di politica industriale e di governo dei mercati che si delineano con la fortissima caduta dell’attività produttiva.

Tutti i dati ricevuti e ulteriori conferme in questi ultimi giorni, dicono che la caduta produttiva sarà pesante e di non breve durata. E che è difficilmente ipotizzabile un ritorno in tempi medi ai livelli produttivi di questi ultimi anni.

Questo non significa accettare come inevitabili tali tagli, ridimensionamenti produttivi, licenziamenti, esuberi, cadute degli investimenti. La Fiom ritiene comunque strategico il settore siderurgico per il sistema industriale italiano e per queste ragioni ritiene indispensabile che tutto l’apparato produttivo esistente venga oggi salvaguardato e qualificato, anche con una politica di investimenti adeguata, a partire da quelli ambientali ed energetici, e con una adeguata politica industriale e di sostegno da parte del Governo. La stessa iniziativa dovrà essere svolta a livello di unione europea, tenendo conto che su tutti i principali blocchi produttivi, Stati Uniti, Cina e India, Brasile, Russia, stanno nei fatti definendo politiche a carattere protezionistico.

Nei confronti delle imprese va comunque considerato che tutto il settore, fino alla metà dell’anno scorso, ha incamerato utili eccezionali ed è quindi inaccettabile che i costi della crisi siano scaricati sui lavoratori. La Fiom ritiene indispensabile che:

  1. Si mantengano gli impianti e si conservi l’occupazione, con adeguate misure che escludano il ricordo dalla Cassa integrazione a zero ore. L’obiettivo di fondo è dunque quello di realizzare una gestione della riduzione della produzione distribuita fra tutti i lavoratori. Si tratta di attuare, quindi, la Cassa integrazione a rotazione o, meglio ancora, la riduzione dei turni e delle giornate lavorative, utilizzando l’istituto dei contratti di solidarietà o misure analoghe a quelle adottate in Germania. In questo ambito vanno stabilizzati i contratti precari, al fine di garantire ad essi la parità di trattamento nella crisi con gli altri lavoratori e anche di evitare un uso improprio dei contratti precari, in sostituzione di lavoratori in Cassa integrazione.

  2. Le aziende devono integrare la Cassa integrazione in maniera da garantire un reddito dignitoso ai lavoratori, soprattutto là ove si preannunciano periodi lunghi di Cig. Su questo piano ci potrà essere anche un intervento straordinario del Governo ma, in ogni caso le imprese devono fare la loro parte. (Generalmente finora siamo riusciti a raggiungere accordi aziendali che tengono conto di questi principi, quelli che ci sono stati inviati sono riportanti sul nostro sito – settore siderurgia).

  3. Le vertenze aziendali sul salario, l’organizzazione del lavoro, i diritti e la salute, devono comunque avere un loro svolgimento alla scadenza dei vecchi accordi. La Fiom è disponibile a tenere conto della situazione nuova e più difficile del settore, ma non a cancellare la contrattazione aziendale che, tra l’altro, affronta temi sulla condizione del lavoro e sull’organizzazione del lavoro che saranno decisivi anche per affrontare la crisi e la ripresa.

Nelle prossime settimane la Fiom è impegnata a coordinarsi, a partire da tutti i grandi Gruppi, per definire un atteggiamento comune di fronte alla gestione della crisi.

Sarà quindi definito un programma di riunioni dei coordinamenti (indicativamente):

Ilva, dopo l’incontro del 23 scorso con la proprietà, il Coordinamento è convocato per il 5, anche in vista dell’incontro del 6 marzo sulla ripresa della vertenza aziendale;

Riva anche per quanto riguarda le altre aziende che fanno capo a Riva Acciai è necessario riprendere le fila di un nostro coordinamento;

ArcelorMittal è fissato l’incontro con i gruppi dirigenti ArcelorMittal in Italia il 6 marzo a Piombino, sarà l’occasione per formalizzare il coordinamento sindacale;

Thyssen Krupp, oltre a definire i criteri per l’applicazione del nuovo accordo CAE con i rappresentanti degli stabilimenti di tutte le divisioni; il 3 marzo si svolgerà la riunione sindacale europea del gruppo, per affrontare il piano aziendale che prevede esuberi in Germania e ulteriori ristrutturazioni negli altri siti europei, in particolare nella divisione Steel;

Lucchini-Severstal, per la situazione generale del gruppo in Italia e anche per la particolare questione della fermata dell’alto forno a Trieste, procederemo alla richiesta di incontro nazionale, dopo quello territoriale a Trieste;

Tenaris il 3 marzo è stata indetta una giornata di mobilitazione per il riconoscimento del Consiglio sindacale mondiale Tenaris, si terranno assemblee nello stabilimento di Dalmine, con delegazioni da tutti gli altri, e la partecipazione di Fernando Lopez vice Segretario Generale della Fism;

Poi successivamente, anche per altri gruppi è necessario coordinarsi: Alfa Acciai; Beltrame; Valbruna; Duferco; Acciaierie Venete; CLN Magnetto, ecc., così come verranno attuate riunioni su temi di particolare rilevanza, dalle prospettive industriali del settore alle questioni ambientali (stiamo lavorando per costituire un gruppo di lavoro con esperti e tecnici sugli interventi necessari all’ILVA di Taranto sulla riduzione delle emissioni di diossine), alla salute e alla sicurezza. Su quest’ultimo tema verrà convocata una riunione nazionale di Rls e Rsu, assieme all’ufficio Salute e sicurezza, per coordinare l’iniziativa.

Infine dovremo valutare l’opportunità di preparare una Conferenza Nazionale dei delegati della Siderurgia, prima dell’estate, come contributo alla discussione generale sul giudizio e la portata della crisi e soprattutto sulle prospettive strategiche per uscirne.

p.s. In allegato trovate due file:

1) “Coordinamento Siderurgia” che contiene i nomi dei responsabili e dei delegati che solitamente partecipano al coordinamento nazionale, vi pregheremmo di correggerlo/integrarlo, per poter stare rapidamente in contatto, sapendo che a chi ha fornito anche l’indirizzo e-mail potremmo inviare rapidamente tutta la documentazione utile;

2) “Aziende e gruppi della siderurgia” che è una scheda sommaria riepilogativa della situazione produttiva, della scadenza degli accordi, dei riferimenti territoriali e/o aziendali, si tratta di un lavoro non completo e non aggiornato, che però vi pregheremmo di aiutarci a completare e a tenere aggiornato, assieme a tutte le altre notizie di accordi o situazioni particolari che potremmo mettere sul sito.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 26 febbraio 2009