Comunicato del Coordinamento Fiom del Gruppo Lucchini


 

Si è svolta oggi la riunione del Comitato degli iscritti Fiom di Piombino, allargato al Coordinamento dei delegati degli altri siti del gruppo Lucchini, con la partecipazione di Laura Spezia della Segreteria Nazionale della Fiom.

Nel corso della riunione è stata espressa grande preoccupazione per la situazione e le prospettive del gruppo che, dopo l’accordo tra Mordashov e le banche creditrici, lascia ancora indefinito nei tempi e nei contenuti un preciso piano industriale e finanziario. Il protrarsi di questa situazione mette in difficoltà gli stabilimenti, sia per mancanza di liquidità, che per l’organizzazione delle produzioni, ed anche, per la sicurezza degli impianti e degli stessi lavoratori.

la Fiom ribadisce che le scelte industriali immediate e quelle future, relative agli interlocutori per la possibile vendita degli stabilimenti italiani, dovranno essere coerenti con la necessità di mantenere una produzione siderurgica per applicazioni di alta qualità. Quindi, conservare il ciclo integrale nello stabilimento di Piombino, comprese le attuali interdipendenze produttive con quello di Trieste, e prevedere scelte di qualificazione per gli altri siti: Bari, Condove, Lecco. (Per la BMF di Bari è necessario ricercare adeguati partner per garantire lo sviluppo della gamma delle sue produzioni particolari di qualità, legate alle forniture ferroviarie).

La Fiom, quindi, ritiene che nel verificare le specificità e le potenzialità di ogni sito, vadano trovate soluzioni complessive per tutto il gruppo.

La Fiom ritiene necessario che vada messa in campo una iniziativa da sviluppare con un ampio coinvolgimento di tutti i lavoratori, da verificare a livello unitario con Fim e Uilm, a partire dalla importante iniziativa pubblica, che non interessa solo lo stabilimento Lucchini, ma tutto il polo siderurgico, iniziativa dal titolo “Dove va la siderurgia?”, che si svolgerà il 21 marzo a Piombino, con il coinvolgimento delle Istituzioni locali.

Sempre in quest’ambito, si ritiene necessario chiedere unitariamente:

- un incontro urgente al nuovo manager indicato dalle banche;

- un incontro urgente al Governo:

Vogliamo chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico quali scelte di politica industriale intende mettere in atto per la salvaguardia del secondo gruppo siderurgico italiano, ed in particolare per una qualificazione del polo siderurgico di Piombino, che oltre a Lucchini comprende anche la Magona e la Dalmine, per il quale si possono attivare opportune sinergie; quali interventi per garantire una prospettiva di occupazione industriale qualificata, anche nel settore siderurgico, a Trieste, dove, oltre alla ferriera di Servola, vi sono altri insediamenti, come ad esempio Sertubi che oggi è alimentata dalla ghisa fusa, che da essa proviene (se viene confermata l’ipotesi della dismissione della ferriera dopo al 2015).

Chiedere contemporaneamente al Ministero dell’Ambiente quali iniziative intende mettere in atto per intervenire sulle bonifiche utili per agevolare una riqualificazione complessiva dei siti siderurgici, a partire da Trieste e Piombino.

Per questi obiettivi, che guardano alla tutela e alla salvaguardia dell’occupazione e delle condizioni dei lavoratori, ma anche ad un progetto di riqualificazione di una parte importante del sistema industriale di questo paese, bisogna mettere in campo il massimo di iniziativa.

Questo è necessario fare nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti, e anche di tutti gli interlocutori esterni, sapendo che per il raggiungimento di questi risultati siamo disposti a mettere in atto tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.


 

Fiom nazionale
 

Piombino, 15 marzo 2011