Comunicato della Fiom di Livorno

 

La Lucchini/Severstal ha comunicato alle organizzazioni sindacali il giorno 3 marzo scorso, che a causa del perdurare di una crisi, profonda e violenta, rispetto alla quale non è in grado di prevedere una fine, e' costretta ad adeguare gli organici alla produzione, questo secondo l'azienda, per poter sopravvivere in questa fase.

Tradotto in termini di cifre vorrebbe dire, nello stabilimento di Piombino, far fuori 650 persone, passando da un organico di 2340 persone a circa 1700, risolvendo 450 contratti, tra quelli a termine, di apprendistato, di inserimento e altre 180/200 lavoratori a tempo indeterminato che possono usufruire della legge Damiano sull'amianto (proroga dal 1992 al 2003).

La Fiom rifiuta questa logica, e nella trattativa che dovrà aprirsi da qui al 30 di aprile, faremo in modo di mantenere tutte le persone in attività, salvo chiaramente quelle che usciranno volontariamente con la normativa sull'amianto o altro,l'obbiettivo e' quello di trovare un accordo che consenta di mantenere tutti i precari e non peggiori le condizioni di lavoro e di sicurezza.

In presenza di una rottura con l'azienda partiranno gli scioperi, cosi come abbiamo discusso nelle assemblee dei lavoratori.

Riteniamo essenziale promuovere tutte le iniziative per sostenere la piattaforma sindacale in modo che si possa giungere agli obbiettivi che la Fiom ritiene fondamentali. Sul mantenimento dei precari non c'e' mediazione: o tutti al lavoro o sarà rottura concreta.

 


Fiom/Cgil Provincia di Livorno

 

9 marzo 2009