Comunicato Fiom su trattativa integrativo Ilva

 


Sono proseguiti ieri e oggi a Milano gli incontri con la Direzione Ilva sull’integrativo aziendale. L’Azienda ha fornito alcune note scritte su parti di capitoli della nostra piattaforma, non ancora approfonditi.

- Occupazione. Non si risponde alla necessità di ridurre le quantità dei lavoratori non a tempo indeterminato nelle diverse casistiche e non si individuano percorsi di stabilizzazione per i lavoratori precari.

- Inquadramento. Non si prendono in considerazione tutte le richieste presentate. Sulla 3a Erp non si individua un percorso di passaggio per i lavoratori di 3° livello che non hanno sbocchi al 4°, e si rischia di introdurre un ulteriore sbarramento per chi potrebbe averlo.

- Tempo tuta. La proposta risulta confusa, non risolve i contenziosi aperti sul pregresso, ed è troppo esigua economicamente.

L’intera delegazione ha valutato come largamente insoddisfacenti le proposte dell’Azienda e ha presentato nella discussione le proprie controdeduzioni.

Infine l’Azienda ha presentato la sua posizione sulle parti economiche a partire dalle modalità e dalla qualità delle voci salariali, senza ancora entrare nel merito delle quantità.

L’Azienda sarebbe disponibile a discutere su tre voci salariali: tempo tuta; Premio di risultato; interventi di maggiorazioni sulle indennità, a partire da quelle di turno.

Ha inoltre aggiunto che in questa particolare contingenza economica, più difficile di quella del 2003 in cui si rinnovò l’ultimo integrativo, le quantità economiche per il rinnovo complessivo della parte salariale sarebbero necessariamente contenute, e che in alternativa si potrebbe valutare un ulteriore rimando.

Abbiamo immediatamente risposto che non vogliamo ulteriori rimandi, intendiamo invece verificare fino in fondo la possibilità di un accordo complessivo e abbiamo chiesto come mai è sparita la nostra richiesta sulla costituzione di una 14a mensilità.

L’Azienda ha risposto che si tratta di una posizione di principio, in quanto non intende estendere voci salariali fisse, come peraltro previsto nei contenuti dell’accordo nazionale separato, che la Fiom non ha sottoscritto. I contenuti di quell’accordo cominciano a farsi sentire, e di conseguenza l’Azienda intenderebbe discutere solo di aumenti salariali interamente variabili. Per la delegazione sindacale questo rappresenta una pregiudiziale.

A questo punto, la proposta che unitariamente a Fim e Uilm abbiamo avanzato all’Azienda è la seguente:

- richiesta di avere per iscritto il riepilogo delle proprie posizioni, considerando la discussione odierna, su tutti i punti della piattaforma presentata, incluso tutte le parti salariali, tenendo conto che tutta la delegazione sindacale ritiene interamente valida la piattaforma e considera non rinunciabile che una parte del salario sia fissa (14a mensilità) e non interamente variabile;

- fissare rapidamente un incontro per confrontarsi su questo testo.

La delegazione sindacale ha preso l’impegno, fin da ora, di convocare subito dopo quest’incontro le assemblee dei lavoratori Ilva in ogni sito, per valutare insieme le posizioni che emergeranno, gli avanzamenti e le iniziative consequenziali.

L’Azienda fornirà il proprio testo entro 15 giorni e il prossimo incontro, fissato per l’11 e il 12 gennaio, sarà necessariamente una occasione significativa per l’evoluzione di questa vertenza.

Fiom nazionale

 

Milano, 1° dicembre 2009