Presentazione del “Rapporto Ambiente e Sicurezza 2009”

 

 

La presentazione del “Rapporto Ambiente e Sicurezza 2009”, presentato oggi dall’ ILVA a Taranto, è indubbiamente un atto importante da parte della società, rispetto alla complessa situazione degli impatti ambientali che il più grande centro siderurgico d’Europa ha sul territorio tarantino.

Non è da oggi che da parte di molti soggetti, istituzionali, dell’associazionismo ambientale e sociale, e anche da parte nostra come organizzazioni sindacali, si è sviluppata una nuova attenzione alle questioni della sicurezza e dell’ambiente, non solo all’interno dei luoghi di lavoro, ma anche negli impatti esterni per il territorio e per tutti i cittadini.

Una idea di sviluppo sostenibile che possa coniugare il grande patrimonio produttivo, economico, tecnologico e professionale di Taranto con il diritto per tutti alla salute e alla sicurezza in un ambiente e in un territorio vivibile.

E’ da questo processo che sono scaturiti alcuni primi risultati: dagli atti di intesa, all’applicazione delle BAT, fino alla legge regionale sulla diossina, si è messo in moto un processo consistente di interventi per l’ambientalizzazione delle imprese, anche con significativi investimenti (centinaia di milioni di euro solo in ILVA).

Il rapporto presentato da ILVA da conto di questi interventi, ed è di buon auspicio per la messa in atto degli adeguamenti derivanti dalla compiuta applicazione della legge regionale n. 44 del 2008 e dal protocollo integrativo del febbraio 2009. Precisi percorsi in questa direzione sono la risposta più efficace a posizioni estemporanee e strumentali come quella del referendum contro la presenza degli stabilimenti produttivi di Ilva a Taranto.

Naturalmente molta strada resta ancora da fare per arrivare a risultati più significativi e duraturi, da questo punto di vista, riteniamo che strumenti come quello del Rapporto Ambientale di ILVA, debbano essere aggiornati annualmente, anche includendo altri obiettivi, come quello dell’efficienza energetica, ed essere costruiti con una maggior partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati, a partire dai lavoratori e dalle loro rappresentanze. Da questo punto di vista, non abbiamo apprezzato che alla presentazione odierna, non siano state invitare le Rappresentanze Sindacali Unitarie.

Per quanto ci riguarda, il nostro impegno continuerà, stiamo cercando di affrontare queste questioni anche attraverso le richieste sulla piattaforma per il rinnovo dell’integrativo di gruppo ILVA. Insisteremo per l’attuazione di tutti gli investimenti ambientali previsti e perché il percorso per la certificazione EMAS dello stabilimento sia avviato rapidamente.

Più in generale, richiederemo in sede di concessione dell’AIA per l’area tarantina ulteriori prescrizioni e controlli, mettendo al centro delle rivendicazioni del territorio il complessivo accordo di programma di bonifica del sito di Taranto, dopo il primo importante passo fatto con la sigla del protocollo di intesa su bonifiche e dragaggi.


 

Vittorio Bardi, Fiom Nazionale

Luigi D’Isabella, Segretario Generale CGIL Taranto

Rosario Rappa Segretario Generale FIOM Taranto

Delegati FIOM RSU ILVA Taranto

 

Taranto, 19 novembre 2009