Comunicato Fiom sul proseguimento della trattativa sull’integrativo aziendale Ilva


 

Si svolto oggi, 4 novembre, a Milano l’incontro tra il Coordinamento Nazionale ILVA, la delegazione sindacale e la Direzione ILVA sull’integrativo.

Essendo questo il primo incontro dopo la firma dell’accordo separato sul Contratto nazionale, la Fiom aveva la necessità di precisare la propria posizione sulla riconferma della validità della piattaforma integrativa presentata nella sua interezza e verificare le risposte dell’azienda. Per questo abbiamo proposto di proseguire il confronto avviato, schematizzando sostanzialmente 3 punti:

1) Completare e approfondire le informazioni sulla strategia aziendale per il futuro, rispetto alle novità indotte dalla crisi; verifica delle iniziative di intervento sulle questioni ambientali e della sicurezza interne ed esterne agli stabilimenti (con particolare riferimento alla critica situazione di Taranto e agli adempimenti previsti dalla Legge Regionale Puglia e da accordi istituzionali); e conseguentemente le priorità e i programmi sugli investimenti e dei loro effetti nei vari siti.

2) Esaurire l’esame di tutti i punti delle parti normative della piattaforma, procedendo poi, se ce ne fossero le condizioni, all’avvio della stesura di alcuni testi.

3) Richiesta all’azienda di predisporre una risposta compiuta anche sulla parte salariale da esaminare nel prossimo incontro da fissare a tempi brevi.

Sul primo punto, pur in una situazione di mercato che non da segni precisi di ripresa e della conferma della necessità di aprire la procedura di CIGS (dopo l’esaurimento delle 52 settimane di CIGO), l’azienda ha confermato la previsione che non esistono esuberi strutturali, ed ha aggiunto che l’apparato produttivo di Taranto non è comprimibile, e che non avrebbe senso dal punto di vista economico/produttivo, un assetto ridotto, e questo vale sostanzialmente anche per gli altri siti produttivi. Sulle questioni ambientali, l’azienda ha annunciato la presentazione il prossimo 19 novembre a Taranto, di un rapporto su ambiente e sicurezza.

Sui punti successivi, l’azienda ha dichiarato che non ha respinto la trattativa nei momenti più difficili e non intende farlo ora, si è detta disponibile a proseguire la trattativa su tutti i punti della piattaforma, anche su quelli risolti al ribasso dall’accordo separato nazionale (come ad esempio le questioni dell’inquadramento).

Naturalmente le dichiarazioni dell’azienda andranno misurate alla prova dei fatti, ma intanto possiamo dire che stiamo facendo il possibile per evitare i danni che l’accordo separato di Fim, Uilm con Federmeccanica stanno producendo.

Nel prossimo incontro, fissato per il 30 novembre e 1 dicembre prossimo, si esamineranno i primi testi scritti sulle parti normative e si avvierà il confronto compiuto sulle parti salariali della piattaforma.

Infine, è necessario precisare che, sulla base di quanto previsto dall’accordo di gruppo del 13 maggio scorso, tutti i lavoratori che sono stati interessati alla cassa integrazione possono chiedere un anticipo sul proprio TFR, senza presentare la documentazione normalmente prevista.

Anche per i lavoratori che non fossero stati interessati dalla cassa integrazione c’è la disponibilità ad anticipare 320 Euro dal proprio TFR, a richiesta individuale.

Si ricorda infine che la seconda trance della una tantum di 640 Euro, che sempre secondo l’accordo del 13 maggio sarà erogata con la retribuzione del mese di gennaio, essendo riferita all’anno 2009, spetta anche ai lavoratori che si dimettessero al 31 dicembre 2009.


 

FIOM-CGIL Nazionale

 

Milano, 4 novembre 2009