Vergognosa la decisione dell’azienda di tagliare il salario come rappresaglia allo sciopero sui morti Giorgio Cremaschi all’Ilva
Giorgio Cremaschi, Segretario nazionale Fiom, intervenendo in un assemblea dell’Ilva in preparazione del referendum del 18 e 19 settembre 2008 sulla piattaforma aziendale ha, tra l’altro, detto: ”Ogni lavoratore dell’Ilva l’anno scorso ha prodotto 55 mila euro di profitto per l’Azienda. La prima risposta è stata la vergognosa decisione dell’Ilva di trattenere 150 euro sulle busta paga dei lavoratori, come rappresaglia per lo sciopero avvenuto in aprile dopo l’ennesima morte sul lavoro. E’ un dato che mostra concretamente la gravità della situazione dei lavoratori all’Ilva dove, di fronte a guadagni enormi dell’Azienda, continuano i bassi salari, sono pessime le condizioni di lavoro, cresce l’autoritarismo aziendale. Con questa vertenza faremo sul serio contro l’Azienda sia sul piano delle condizioni di lavoro, sia sul piano del salario. Questa volta l’Ilva dovrà cambiare profondamente e un metodo autoritario di governo del lavoro, e certi vergognosi comportamenti dovranno cessare, le condizioni di lavoro e il salario dovranno migliorare davvero.
Fiom nazionale
Roma, 12 settembre 2008 |