Ilva: comunicato stampa

 

 

La scrivente Organizzazione Sindacale desidera info rmare che il Tribunale penale di Taranto, 2^ sezione, con la sentenza n.1741/06, depositata il 29/8/2006, non definitiva, ha affermato un importante e decisivo principio in tema di sicurezza nello stabilimento siderurgico di Taranto.

Accogliendo le prospettazioni del nostro legale Avv. Massimiliano Del Vecchio, costituitosi parte civile per il lavoratore info rtunato, ha condannato il dirigente dell’area, il capo turno e il capo squadra, rispettivamente, il primo, alla pena di mesi due di reclusione e gli altri a quella di giorni quaranta ciascuno, in quanto ritenuti responsabili delle lesioni patite dalla vittima.

Il lavoratore, assunto con contratto di formazione lavoro, nell’accingersi ad entrare nell’abitacolo del Bob Cat, inavvertitamente toccava il pedale di comando della benna, provocandone l’improvviso innalzamento con conseguente schiacciamento del capo, che veniva così a trovarsi tra la benna ed il tettuccio dell’abitacolo della macchina operatrice.

Il difensore di uno degli imputati sostenendo che il lavoratore era stato adeguatamente istruito in ordine ai rischi del lavoro, ne aveva richiesto la condanna per falsa testimonianza, richiesta ovviamente disattesa dal giudice, il quale, ha comminato agli imputati una pena ancora più severa di quella richiesta dal pubblico ministero.

Si afferma, così, il dovere del datore di lavoro di proteggere il lavoratore innanzitutto  dalla sua inesperienza, cosa che nella specie, è stato accertato non essere avvenuto.

La sentenza ci conforta, poiché sembra contraddire il più recente orientamento del giudice del lavoro di Taranto che, in una recente pronuncia, ha avvallato la decisione dell’Ilva di licenziare i tre dipendenti in quanto colpevoli di essersi ripetutamente info rtunati.

 

Taranto, 18 settembre 2006