Comunicato Fiom su Ilva
Si è svolto
il 12 maggio un incontro di verifica con l’azienda sulla situazione
produttiva, sugli indici del Premio di Risultato, e più in generale
sulla situazione aziendale. L’azienda ha illustrato una
situazione produttiva che, dopo il 2004 particolarmente favorevole, si
presenta più complessa e difficile. C’è un rallentamento generale
della domanda, anche dovuto al fatto che molti compratori di acciaio
attendono una diminuzione del prezzo e quindi non fanno acquisti. In ogni caso
questo quadro, non identifica, per l’azienda, i rischi di caduta
pesante della produzione, almeno per tutto il 2005. Ci saranno dei
rallentamenti gestibili attraverso l’organizzazione del lavoro e senza
far ricorso a nessun ammortizzatore. Per quanto riguarda il 2004
l’azienda ha preannunciato un risultato particolarmente alto, sia sul
piano del fatturato, che dovrebbe sfiorare o superare gli 8 miliardi di
euro, sia su quello dei profitti. Conseguentemente anche le previsioni
per il Premio di Risultato sono positive. Per quanto
riguarda l’occupazione, l’azienda ha presentato un quadro che
complessivamente, nei quattro stabilimenti produttivi Ilva (Novi,
Genova, Racconigi, Taranto), porta l’occupazione complessiva a oltre
17.300 unità. Di queste gli assunti, a tempo determinato, a vario
titolo, sono il 25% a Taranto, e in percentuali inferiori negli altri
stabilimenti. L’azienda ha dichiarato che ritiene possibile
raggiungere l’obiettivo del 16% massimo di contratti a tempo
determinato sull’occupazione complessiva entro i tempi previsti
dall’accordo aziendale. Sul piano delle prospettive
produttive l’azienda ha dichiarato di puntare al rafforzamento della
capacità fusoria di Taranto, ad ulteriori verticalizzazioni della
produzione per aumentare il valore aggiunto e ad attuare il raddoppio
delle attività produttive a freddo a Genova. Questo in sostituzione
dell’area a caldo. Per quanto riguarda la capacità fusoria essa verrà
rimpiazzata in parte da Taranto e in parte dal forno elettrico di altre
acciaierie del gruppo Riva. L’azienda ha dichiarato che, con le nuove
aree a disposizione, è possibile realizzare il programma previsto e che
tutti coloro che sono occupati nell’area a caldo saranno riassorbiti
nell’ampliamento della produzione a freddo. L’azienda ha infine presentato
un quadro sugli infortuni che ha definito ancora non accettabile ma in
miglioramento. Questo miglioramento per l’azienda è evidente a
Taranto, mentre la situazione permane negativa a Genova. Le
organizzazioni sindacali hanno richiesto all’azienda di poter
approfondire in un apposito incontro tutto il quadro delle prospettive
produttive e occupazionali per i prossimi anni, anche alla luce dei
cambiamenti in atto nel mercato siderurgico mondiale, nel quale si sta
assistendo a un rallentamento della domanda dopo il boom dei due anni
passati. Inoltre le organizzazioni sindacali hanno chiesto che questo
incontro sulle prospettive occupazionali nei prossimi anni per tutto il
Gruppo non riguardi solo l’Ilva propriamente detta, ma tutte le
attività del gruppo Riva, che, a detta della stessa azienda, subiranno
sempre maggiori integrazioni. Inoltre le
organizzazioni sindacali hanno richiesto una verifica complessiva di
tutte le questioni sindacali del Gruppo, sia verificando
l’applicazione dell’accordo aziendale, sia affrontando tutti i
problemi aperti. Infine le organizzazioni sindacali
hanno chiesto all’azienda di compiere una riunione apposita del Gruppo
su tutti i problemi della salute e della sicurezza, in quanto la
situazione è complessivamente ancora grave e non accettabile. Si è quindi
concordato, di realizzare un incontro di Gruppo il 20 e il 21 giugno
esclusivamente dedicato ai temi della sicurezza e della salute nei
luoghi di lavoro. Successivamente, dopo che saranno definiti
complessivamente i risultati aziendali e quindi indicativamente ai primi
di luglio, si svolgerà un incontro di Gruppo sulle prospettive
produttive e occupazionali e sulla verifica rispetto a tutti i problemi
sindacali aperti. Fiom
Roma, 13 maggio 2005
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