Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su ASIRobicon

 

Venerdì 19 marzo 2004 si è tenuto presso Assolombarda di Milano l’incontro con ASIRobicon richiesto dalle organizzazioni sindacali e dalle Rsu per conoscere la situazione aziendale e le motivazioni della ristrutturazione finanziaria che ha coinvolto la Capogruppo statunitense High Voltage Engineering Corporation.

L’amministratore delegato di ASIRobicon  ha confermato, come gia riportato nei comunicati aziendali, che la crisi finanziaria che aveva investito complessivamente le aziende del Gruppo è stata superata attraverso la trasformazione, dei crediti degli investitori, in azioni della società pari a quasi la totalità del capitale sociale.

In particolare sono diventati azionisti di riferimento tre istituti di credito internazionali che hanno tra l’altro deciso di ulteriormente finanziare l’azienda con l’apporto di capitali freschi parte dei quali sono stati versati anche in ASIRobicon SpA.

Le nuove risorse finanziarie consentiranno all’azienda italiana di affrontare diversamente dal passato le problematiche di finanziamento delle attività, ad esempio il rapporto con i fornitori, anche se non saranno in grado di modificare i risultati negativi che prevedibilmente si determineranno con la chiusura alla fine di aprile del bilancio fiscale 2003-2004.

Infatti seppur in presenza di un prevedibile aumento del portafoglio ordini rispetto a quanto preventivato si registrerà un calo del fatturato e soprattutto della redditività.

Per far fronte agli obblighi con i nuovi azionisti e per affrontare i problemi registrati nell’anno fiscale che sta terminando la direzione aziendale ha annunciato la definizione di un piano industriale che verrà presentato nel prossimo mese di maggio.

Le organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm e le Rsu, prendendo atto delle informazioni ricevute, hanno espresso forti preoccupazioni sull’andamento aziendale anche perché la nuova compagine azionaria, non trattandosi di investitori industriali, pretenderà in tempi brevi la remunerazione dell’investimento.

Così come l’indubbia necessità, viste le difficoltà e le nuove condizioni, di un piano industriale in tempi brevi, lo stesso non potrà mettere in discussione l’integrità e l’integrazione delle attività industriali nel nostro Paese, gli attuali siti produttivi, le competenze e le capacità professionali dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali e le Rsu, attraverso le assemblee dei lavoratori che si terranno nei prossimi giorni, dettaglieranno meglio i contenuti e le osservazioni emersi nell’incontro ed il confronto con l’azienda proseguirà nei primi giorni del mese di maggio, sia sui risultati conclusivi dell’anno fiscale, che sul futuro piano industriale.

 

  Fim Fiom Uilm nazionali e territoriali

Rsu ASIRobicon

 

Milano, 19 marzo 2004