Accordo quadro Europeo ArcelorMittal: “Gestire e anticipare il cambiamento in ArcelorMittal”

 

Si è svolto ieri a Piombino il coordinamento dei rappresentanti territoriali Fim Fiom Uilm e dei delegati delle RSU dei siti ArcelorMittal in Italia per una valutazione dell’accordo quadro e della sua gestione e per organizzare la consultazione referendaria oltre a fare il punto della situazione e delle prospettive in tutti i siti.

Sull’accordo quadro si è convenuto sull’importanza dell’accordo e sulle novità in esso contenute come: l’impegno dell'azienda a non procedere a nessuna chiusura di siti durante la crisi e alla salvaguardia del potere d'acquisto dei lavoratori eventualmente posti in Cassa integrazione, è questa la prima volta che argomenti così importanti trovano riscontro in un accordo transnazionale firmato dalla Federazione Europea dei Metalmeccanici come soggetto negoziale. Inoltre, l'accordo formalizza le relazioni industriali e i livelli negoziali nei vari paesi in cui opera la multinazionale e prevede l'utilizzo massiccio di percorsi formativi per lo sviluppo delle professionalità dei lavoratori quale strumento per anticipare i cambiamenti futuri.

Naturalmente si tratta di un accordo quadro che quindi non è immediatamente e automaticamente operativo, né può risolvere i diversi problemi di tutti i paesi, se non attraverso una gestione decentrata che deve essere subito messa in atto da parte sindacale.

Proprio per la migliore gestione di questo accordo, è importante aver scritto che “L’accordo non si sostituisce alla legislazione nazionale e locale e/o a contratti aziendali, nazionali, regionali o locali che fossero più favorevoli per i lavoratori. Le parti firmatarie intendono inoltre conformarsi a tutte le leggi e a tutti i contratti collettivi in essere a livello nazionale e aziendale…”.

In sostanza, si condivide la valutazione positiva della FEM sul testo dell’accordo che, anche se non ottimale, costituisce una opportunità da utilizzare fino in fondo.

Visto il termine del 15 settembre posto dalla Fem, ci prendiamo quindi l’impegno di organizzare le assemblee di consultazione in tutti i siti italiani entro il 10 settembre e di raccogliere i dati e le valutazioni che emergeranno entro venerdì 11.

Dato che quest’accordo transnazionale, così come il precedente sulla gestione della salute e sicurezza, si applica a tutti i lavoratori delle società del gruppo ArcelorMittal, e che in Italia, oltre alla maggioranza per cui si applica il Contratto nazionale dei metalmeccanici, una parte di lavoratori è interessata al Contratto del commercio, prenderemo contatto a livello nazionale e territoriale con i responsabili della categoria per una gestione comune delle assemblee.

Con la riunione di ieri si è inoltre deciso di dare l’avvio alla costituzione di un Coordinamento Sindacale unitario del gruppo ArcelorMittal, per il quale andranno definite sia le modalità di funzionamento, il suo perimetro di funzioni e le agibilità per i componenti il Coordinamento stesso.

Inoltre in merito alle modalità di costituzione e funzionamento del “Comitato di controllo”, previsto dall’Accordo Quadro per il monitoraggio dell’attuazione dello stesso, queste devono prevedere un confronto con l’azienda anche in considerazione delle attuali difficoltà che il settore sta attraversando.

Per quanto riguarda il Coordinamento sindacale invitiamo tutti i siti a fornirci l’elenco completo dei responsabili territoriali Fim Fiom Uilm e di tutti i delegati delle RSU con i relativi recapiti, per garantire la più tempestiva informazione.


 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 2 settembre 2009