Alcoa: adesione critica della Fiom all’accordo. Ora la parola ai lavoratori con il referendum

 


Giorgio Cremaschi, della Fiom ha così dichiarato sull’ipotesi di accordo raggiunta questa notte per Alcoa al Ministero dello Sviluppo Economico:
 

“Abbiamo dato una adesione critica, con riserva in attesa del referendum, all’accordo su Alcoa perché, pur essendo state accolte alcune nostre richieste di fondo, resta la penalizzazione per lo stabilimento di Fusina.”

“Abbiamo ottenuto che l’Azienda consideri formalmente strategici nella sua presenza in Italia tutti gli impianti. Sia quelli in Sardegna, sia quelli a Venezia, compreso il primario. Questo impegno va oltre i tre anni inizialmente previsti dal piano aziendale. Abbiamo inoltre escluso che la riorganizzazione avvenga con esuberi e ottenuto che gli organici siano immediatamente verificati e consolidati con le Rsu in ognuno dei due siti produttivi. A questo si aggiunge il programma di investimenti che l’Azienda ha chiarito. A questi aspetti positivi si somma però il dato negativo della fermata produttiva del primario a Fusina. Abbiamo ottenuto che la fermata, inizialmente prevista senza scadenza, duri un anno e che prima ci sia una verifica che coinvolga anche il Governo. Resta però il fatto che la fermata c’è e questa può indebolire tutta la prospettiva industriale e occupazionale del Gruppo. Purtroppo non ci è stato possibile andare oltre perché il Governo, le Istituzioni locali e naturalmente l’Azienda si sono fermati qui, considerando evidentemente la fermata di Fusina un danno collaterale accettabile. Non siamo d’accordo con questa scelta che dimostra ancora una volta la debolezza del sistema Italia nell’affrontare scelte di politica industriale. Viste le garanzie per i lavoratori ottenute chiederemo comunque nel referendum l’approvazione dell’intesa, e sarà il responso dei lavoratori a decidere.”

“Resta comunque necessario un forte impegno di controllo e di vigilanza sia su Alcoa, sia sul Governo e sulle Istituzioni affinché i programmi produttivi vadano avanti e il Gruppo possa avere un futuro in tutti i suoi reparti per tutti i prossimi anni.”

“Su questo la Fiom è impegnata sin da ora. In ogni caso la Fiom rivolge un forte ringraziamento a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori di Alcoa che, con la loro eccezionale mobilitazione di questi mesi hanno fermato il disegno iniziale di abbandono da parte dell’Azienda. Quello che è stato ottenuto è in gran parte merito delle lotte dei lavoratori, quello che manca va imputato a scelte e negligenze altrui.”

 

Fiom nazionale

 

Roma, 18 maggio 2010