Comunicato Alcoa

 

Oggi, mercoledì 18 novembre, i lavoratori ALCOA di Fusina hanno proclamato un nuovo sciopero di 4 ore con manifestazione esterna allo stabilimento. I lavoratori si sono recati fino alla statale che porta all’aeroporto internazionale Marco Polo. Il corteo di lavoratori ha prodotto un rallentamento del traffico da e per l’aeroporto. Sono stati diffusi comunicati sindacali che denunciano la grave decisione di ALCOA di chiudere l’impianto di primario e chiedono un incontro urgente al Governo, alla Presidenza del Consiglio, sul futuro di ALCOA. I lavoratori chiedono inoltre ad ALCOA, di sospendere la decisione di chiusura del primario e di aprire un confronto sulle tariffe energetiche con il Governo. Lo stabilimento di Fusina occupa più di 400 lavoratori diretti e altrettanti di indotto. Tutti temono le decisioni negative dell’azienda che nel corso di questi anni ha mantenuto in attività gli impianti riducendo di oltre la metà la forza lavoro. I lavoratori in corteo sono entrati fin nelle sale d’attesa dell’aeroporto dove simbolicamente hanno depositato una placca di alluminio, a denunciare il rischio che questa sia l’ultima placca prodotta a Fusina. La protesta dei lavoratori di ALCOA continua domani con altre 4 ore di sciopero indette dalla FIOM Provinciale. I lavoratori di ALCOA sfileranno insieme ai metalmeccanici della provincia sul Ponte della Libertà, il ponte translagunare che collega la città storica alla terra ferma. Al centro dello sciopero i temi del Contratto, della Democrazia e della Crisi Industriale nel territorio veneziano.


La Segreteria FIOM CGIL VENEZIA

 

Mestre, 18 novembre 2009