In ricordo del compagno Giuachi (Lino Ferretti).
Nella
notte scorsa si è spento il compagno Giuachi. Nato
a Fabbrico (Reggio Emilia), marito e compagno di Lidia Bellesia,
penultimo di 8 fratelli e sorelle da una famiglia di braccianti (Onesto
e Desolina) perseguitata dal fascismo, partigiano gappista,
sopravissuto alla fucilazione, operaio della Dal
1961 al 1970 Sindaco di Fabbrico, successivamente operaio dell’azienda
Gas Acqua, Presidente regionale della Associazione Nazionale Mutilati e
Invalidi di Guerra, comunista. Con Giuachi (Lino Ferretti) se ne va un altro protagonista tra quelli di una generazione, che, in giovanissima età, hanno fatto la scelta giusta e così, per loro e per tutti noi, hanno aperto la strada alla Liberazione, alla democrazia ed ai diritti sociali e civili di uomini e donne, per la prima volta sanciti dalla Costituzione. Non
sono stati a guardare rassegnati o passivi, non si sono limitati a
giudicare quello che gli altri facevano. Hanno
ripreso e continuato una storia grande che nelle nostre terre è stata
storia lunga che, dalla seconda metà dell’800, ha interpretato la
volontà di riscatto di grandi masse da una condizione servile e di
affermazione della giustizia sociale, dalla parte degli oppressi contro
gli oppressori. La
storia familiare di Giuachi è tutta dentro questa storia, dalla madre
Desolina, mondina, al padre Onesto, scariolante, analfabeta, diffusore
della Giustizia e
bordighista, al fratello maggiore tra i fondatori del Partito Comunista
d’Italia e ferocemente perseguitato durante il fascismo, agli altri
fratelli e sorelle antifascisti e partigiani, alla moglie Lidia
partecipe della Resistenza. Giuachi
con orgoglio ha sempre rivendicato questa appartenenza, riconoscendosi
in particolare nell’ultima parte della sua vita nell’Anpi e nel
Sindacato dei Metalmeccanici di cui era stato a lungo responsabile Fiom
come operaio della
9 luglio 2007 |