COMUNICATO

 

 

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale, comunica:


Faceva uno strano effetto, lo studio di “In mezz’ora” gremito di operai e operaie Fiat.

In tv siamo ormai abituati a vedere passare le più varie espressioni della società italiana, talvolta nelle sue manifestazioni più bizzarre o estreme, ma la presenza di normali lavoratori e lavoratrici che argomentano le loro posizioni e ricordano la loro condizione quotidiana rischia di sembrare “controinformazione”.

Lucia Annunziata e RaiTre meritano apprezzamento per aver ricordato che quando si parla di par condicio e di pluralismo non li si deve intendere solo nel senso politico, pur importantissimo, dell’equilibrio dei tempi dedicati a partiti e coalizioni.

C’è un pluralismo sociale ed economico che spesso è molto più calpestato e sul quale non si riesce a richiamare a sufficienza l’attenzione del servizio pubblico, a causa della derivazione partitica degli organismi di controllo (dalla Commissione di Vigilanza, all’Agcom, allo stesso Cda dell’azienda).

La trasmissione, tra l’altro, lascia la curiosità di capire meglio come realmente funzioni oggi il lavoro in una fabbrica, cosa sia concretamente una catena di montaggio, di cosa si stia parlando quando si polemizza sui minuti in più o in meno di pausa.

Non si tratta di riproporre anacronistiche mitizzazioni di una “classe”, né di fare il tifo per la Fiom contro la Cisl o viceversa, ma di riportare la vita quotidiana di alcuni milioni di italiani e italiane alla dignità di notizia. Il livello degli attuali palinsesti tv ci dice che lo spazio non manca di certo.


Roberto Natale

Presidente Fnsi

 

Roma, 31 ottobre 2010