Lettera alla Presidenza di Confapi Roma,
10 giugno 2003 Spettabile
Presidenza, come
è noto la nostra Organizzazione, la Fiom-Cgil, non ha sottoscritto l’ipotesi
di intesa proposta il 29 maggio u.s. alla quale invece hanno aderito altre
organizzazioni sindacali. Già in sede di dichiarazione delle parti il 29
maggio, la Fiom ha espresso le proprie valutazioni di merito, metodo e
legittimità rispetto all’intesa stessa. Tali
valutazioni hanno trovato conferma da quanto la nostra organizzazione ha potuto
verificare nel rapporto con i lavoratori. In
assenza di una consultazione referendaria finale, richiesta dalla nostra
organizzazione e che non sarà realizzata non per nostra volontà, si registra
comunque un dissenso ampio ed esteso della categoria rispetto all’intesa del
29 maggio. Per
queste ragioni chiediamo Loro di convocare un nuovo incontro sul rinnovo del
Ccnl per proseguire il negoziato e giungere ad un’intesa effettivamente
rappresentativa, sia rispetto alle organizzazioni, sia rispetto alla volontà
dei lavoratori. Fino
ad allora per la Fiom e per tutti i lavoratori da essa tutelati, vale il Ccnl
del 1999 secondo il principio di ultrattività in esso contenuto nell’articolo
42, disciplina generale. Gli
aumenti retributivi decisi il 29 maggio valgono dunque come quota delle
spettanze che successivamente saranno concordate, e quindi vanno corrisposti a
tutti i lavoratori mentre eventuali clausole o misure in peius sono da noi
ritenute inapplicabili. A tale scopo provvederemo ad avvisare tutte le
associazioni provinciali degli industriali e le aziende. Cordiali
saluti. p.
La Segreteria Nazionale Fiom Gianni
Rinaldini |