Istat, i dati sulle retribuzioni. Rinaldini (Fiom): " E' la conferma che siamo di fronte ad una costante riduzione delle retribuzioni e del potere di acquisto."

 

Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, parlando oggi a un'assemblea dei lavoratori di Cassino, ha dichiarato quanto segue.

“I dati sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti forniti oggi dall’Istat, nonostante la ormai nota sottostima dell’inflazione ufficiale rispetto a quella reale, confermano che siamo di fronte a una costante riduzione delle retribuzioni e del potere di acquisto.

Piuttosto che parlare della necessità di diminuire i giorni di festa, il governo e la maggioranza dovrebbero prendere atto che la diminuzione di salari e stipendi è una delle ragioni che spiega la situazione di recessione, anche dal versante industriale, nella quale si trova il nostro paese. Infatti, la minore possibilità di spesa delle famiglie determina la caduta della domanda interna accelerando tutti gli elementi di crisi del sistema industriale fino a provocarne il dissesto.

Crisi del sistema industriale di cui la Fiat è un esempio. A differenza di quanto affermato dalla Casa torinese, infatti, la situazione è sempre più pesante visto che anche qui a Cassino, come negli altri stabilimenti, si continua a fare un uso massiccio della cassa integrazione:  dall’inizio dell’anno sono solo 5 le settimane di lavoro e ben 7 quelle di cassa, e le voci che circolano sono assai preoccupanti.

Le risposte che il governo e la maggioranza offrono come possibili interventi per porre argine al declino dell’industria italiana e del paese sono ormai una sorta di delirio.

Da una parte il sottosegretario al Lavoro Sacconi che continua a proporre la messa in discussione del contratto nazionale, dall’altra il presidente del Consiglio che prospetta l’ipotesi di aumentare l’orario di lavoro.

Non è sicuramente questa la strada per invertire la deriva di recessione nel nostro paese”.

 

Roma, 29 marzo 2004